E’ stata una presentazione sui generis e molto intensa quella del libro “Alla vita così com’è” di Giovanna Ferraro, dove ripercorre fasi tortuose della sua vita da un particolare ed introspettivo punto di vista.
Intima e delicata la sua scrittura, tutt’altro che triste nonostante si parli di malattia ed altri eventi spiacevoli, situazioni che però, lei saprà tramutare in rinascita spirituale e scoperta dell’ essenza della vita stessa.
Saggezza, spiritualità, nuove prospettive, amore in senso lato, sensibilità, sono questi alcuni degli aspetti che emergono dal libro di Giovanna Ferraro. Si parte dal microcosmo per arrivare al macrocosmo, si è discusso infatti anche di Coscienza Collettiva, la profonda connessione che lega gli esseri viventi, di meditazione e di psicologia.
Sono pagine che intonano un canto alla vita e ad ogni suo aspetto, anche quello più crudo. Un libro che colpisce per la profondità ed i toni quasi mistici da cui è permeato pur essendo al contempo concreto e reale, riportando momenti di vita quotidiana di estrema normalità, come la preparazione di una ricetta di cucina o una passeggiata in mezzo alla natura, ma è proprio questa normalità a divenire una dimensione straordinaria quando la linea del tempo che appare erroneamente quasi “infinita” potrebbe fermarsi da un momento all’ altro. Allora tutto inizia ad assumere un valore diverso, ogni secondo della vita non è “tempo da ammazzare” ma oro prezioso che non tornerà più.
Quattro anni fa arriva la malattia nella vita di Giovanna, quella parola che fatichiamo anche solo a pronunciare: il cancro, e da lì una miriade di cambiamenti rivoluzioneranno la sua esistenza, ma il libro si rivolge a chiunque stia affrontando un cambiamento nella propria vita a qualsiasi livello, e che quindi si sente mancare il terreno sotto ai piedi perché il cambiamento terrorizza, ma bisogna necessariamente fluire con la vita ed i suoi mutamenti, come ci insegna Giovanna, per acquisire nuove consapevolezze e prospettive. Per sanare le ferite “non basta capire le cose, per guarire una ferita interiore occorre fare quei dieci centimetri più dolorosi che ci siano: dalla testa al cuore”. Bisogna soffrirla quella ferita, viverla.
Attiva anche sui social, dove riesce a trasmettere messaggi importanti e profondi sempre con la grande delicatezza che la contraddistingue, Giovanna, donna forte dall’ aspetto etereo, si è sempre chiesta il perché di ogni cosa, ed è anche questa curiosità verso la vita che la aiuterà ad imboccare il giusto sentiero e ad imparare a danzare nel buio per celebrare la vita e scoprirne l’ essenza.“I’m dancing in the dark” recita la canzone regina di questo Natale, ed ha danzato veramente Giovanna sulle note di Perfect di Ed Sheeran, eseguite dai nipoti Sara E Mattia.
Un invito a spogliarsi dai condizionamenti e dalle sovrastrutture per accogliere ciò che siamo non chi dovremmo essere e riscoprire la bellezza della vita.
Il percorso umano e spirituale di Giovanna Ferraro ha origine da una triste circostanza, ma accettare il cambiamento, se pur doloroso, ci insegna a volgere ogni evento della nostra vita ad opportunità di crescita. Tutto ciò che accade, se accettato e vissuto con spirito di consapevolezza, può divenire una preziosa opportunità per riuscire a cogliere diverse prospettive dell’ esistenza.
“Fatichiamo troppo ad accettare l’ imprevedibilità della vita stessa,-osserva Giovanna Ferraro” Ma se riusciamo “fare spazio” in quell’ interiorità devastata dagli eventi negativi che incombono nella nostra vita, possiamo far emergere parti di noi che neanche sapevamo di possedere, facendo emergere creatività e la scrittura, come nel suo caso, e molto altro. Bisogna “fare spazio” ed abbandonare il meccanismo contorto di vittima e carnefice per prendere in mano la propria vita e prendersi cura di sé.
Riuscire a disfarsi delle amarezze e dalle sovrastrutture e creare “spazio” per fra entrare il nuovo e tutta la bellezza che ancora la vita ci riserva nonostante le delusioni. Non farsi influenzare dalle zavorre del passato, compito arduo ma non impossibile: Giovanna ce l’ha fatta e trasmette le sue esperienze affinché ognuno possa volgere in positivo ogni difficoltà che sta vivendo.
Il malessere fisico ha radici profonde, parte da quello dell’anima, Giovanna compirà un viaggio dentro di sé, alla scoperta delle radici reali e metaforiche. Anche la natura gioca un ruolo fondamentale nel suo percorso, nelle pagine si evince un forte valore dell’ amore per ogni essere vivente, dal ragno alla pianta, non si tratta solo di un messaggio ambientalista, ma di una vera e propria rivoluzione interiore da captare tra le righe.
“Io mi sono fatta una domanda: ma io sono solo un corpo? – Giovanna Ferraro parla del particolare periodo della chemioterapia-Io sono solo questo corpo che cambia?E pian piano ho visto che noi siamo un insieme di cose, siamo un corpo legato indissolubilmente alla mente” cita Ippocrate per sottolineare la connessione che lega mente e corpo. Spogliarci da rabbia, dolore e tristezza per riallinearci alla nostra essenza, questo è di fondamentale importanza! Si parla di guarigione
in senso lato che corrisponde ad un’ apertura del cuore, all’ accogliere totalmente la vita, i cui piani non corrispondono ai nostri ed attingere alla forza vitale. Un forte messaggio di “Amore” nell’ accezione più profonda del termine per un libro che lascia il segno.
L’evento è stato organizzato da Angelo Leone e promosso da GattoMatto Restaurant & Lounge Bar, San Leone (Agrigento) ed ha riscosso buon successo di pubblico arrivato da diverse parti della Sicilia.
Maria Giuseppina Terrasi