Il Tribunale del Riesame di Catanzaro in sede di rinvio della Corte Suprema di Cassazione, che aveva annullato un opposto provvedimento dello stesso Tribunale del Riesame di rigetto del ricorso, ha revocato il provvedimento di “sospensione cautelare” dell’Avv. Maximiliano Granata dalla carica di Presidente del Consorzio Valle del Crati per un supposto “concorso in sconfinamento scopatorio” nell’abitato di Cosenza di venti o trenta metri, che avrebbe invocato ed ottenuto dalla ditta appaltatrice della nettezza urbana.
Il grottesco provvedimento di sospensione è intervenuto nel contesto di una vera “moda” del ricorso (incauto) a tale misura cautelare che ha imperversato ed imperversa in Procure e Tribunali di Cosenza.
La Corte Suprema di Cassazione aveva annullato, con rinvio, la precedente decisione dello stesso Tribunale del Riesame che aveva fatto proprio il provvedimento del GIP di Cosenza.
Il provvedimento di impugnazione è durato poco meno del tempo della sospensione inflitta con il grottesco provvedimento ora revocato.
Nel frattempo il Consorzio, rimasto “decapitato” e paralizzato dall’incauto provvedimento giudiziario, ha visto andare in malora molte occasioni di iniziative di grande rilievo.
Maximiliano Granata si è subito presentato al suo posto dirigenziale per adoperarsi per rimediare, in extremis, alle conseguenze del grottesco provvedimento.
Mauro Mellini