Ci stavamo dando da fare per richiamare alla ragione ed alla dignità i Consiglieri di Maggioranza del Comune di Genova, avendo avuto notizia che i Consiglieri Cinquestelle avevano proposto in quella Città, degna di essere rappresentata da Amministratori seri e rispettabili, la solita sciocca e vergognosetta Cittadinanza Onoraria a Di Matteo Antonino detto Nino, preteso “condannato a morte” da Totò Riina per aver inferto “colpi” del tutto ipotetici alla mafia.
Siamo arrivati tardi. Non tanto da far sì che il Sindaco non fosse in possesso del materiale a lui inviato sull’argomento. Ma oggi leggiamo che ALL’UNANIMITA’ il Consiglio Comunale ha approvato la proposta Grillina.
Il fatto è di inaudita gravità. E’ il bollo del ridicolo sulla nuova etichetta del Centrodestra coniata da Berlusconi: “rivoluzione liberale”.
Altro che rivoluzione liberale! E’ l’involuzione dei codardi (perché si tratta di paura di non apparire abbastanza “antimafia”) e, anche al paragone persino dei furbastri Grillini: imbecilli patentati.
Qualcuno dirà, forse con ragione, che con le nostre grida di allarme, i nostri avvertimenti ed i nostri tardivi interventi, abbiamo fatto la parte dei Don Chisciotte contro i mulini a vento. Che peraltro non erano cretini né paurosi, ma solo mulini a vento.
Forse Berlusconi ha già dimenticato di aver parlato nientemeno che di “rivoluzione liberale”. Se per caso dovesse riprovarci, mandatelo a godersi l’adesione dei suoi alle stronzate dei Grillini. Molto meno sciocche dei suoi seguaci Genovesi.
Mauro Mellini