Con Angelo Cambiano sindaco di Licata abbiamo avuto modo di condividere alcune iniziative quali l’organizzazione di incontri pubblici sui cambiamenti climatici, l’adesione al progetto Life sulle tartarughe marine, la discesa in kajak nell’Imera meridionale, la Festa dell’Albero, l’interesse sul randagismo, “Non solo Estate” e tanto altro.
In occasione della celebrazione del decennale dalla scomparsa del direttore WWF della Riserva di Torre Salsa, il licatese Franco Galia, si era speso per l’intitolazione della villetta di via Messico, da lui affidata in custodia ai volontari del WWF, ed aveva anticipato la volontà di intestargli la via Argentina.
E poi in nido di tartaruga marina a Marianello, dove non ha fatto mancare la sua presenza insieme ai suoi assessori.
Non conosciamo le motivazioni che hanno indotto il Consiglio Comunale a sfiduciarlo e mandarlo a casa, ma certo è che la sua più palese “anomalia”, in un’isola storicamente spalmata di illegalità diffuse, era quella di aver preso una posizione chiara nei confronti dell’abusivismo edilizio.
Un insegnante prestato alla politica, un educatore che possiede nel suo DNA professionale l’affermazione della legalità quale obbiettivo primario per far crescere le nuove generazioni
Siamo fiduciosi, e Licata saprà darsi una amministrazione comunale con al centro la legalità quale elemento distintivo, che sia segnale di discontinuità rispetto ad una tradizione siciliana fatta di Procure impegnate in una lotta impari contro mafie organizzate e culturali.