Nella mattinata di ieri, a conclusione di articolata indagine, il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Abano Terme, supportato attivamente dai colleghi della Stazione di Conselve, in esecuzione di provvedimento a firma del G.I.P. e su richiesta del Sost. Proc. della Procura della Repubblica di Padova, ha dato esecuzione a 6 misure cautelari in carcere, arrestando in varie località delle provincie di Padova e Mantova, i sottonotati cittadini italiani, tutti giostrai, responsabili in concorso, dei reati di duplice tentato omicidio pluriaggravato, lesioni personali aggravate e porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo. L’operazione, convenzionalmente denominata “ARANCIA MECCANICA”, scaturisce dal gravissimo episodio criminoso avvenuto nella serata del 24 maggio scorso in Arre (PD). Nella circostanza, la Centrale Operativa dei Carabinieri di Abano Terme, riceveva la telefonata concitata di una donna che chiedeva aiuto dicendo di trovarsi a Conselve. Dopo aver compreso come la richiesta provenisse in realtà da un’abitazione di Arre, l’operatore inviava tempestivamente sul posto svariate pattuglie di militari ed ambulanze con personale sanitario. Iniziava così, da parte dei Carabinieri di Abano Terme e Conselve, contestualmente al sopralluogo sulla scena criminis ed alla verifica delle lesioni riportate dai malcapitati, il tentativo di ricostruire compiutamente l’accaduto. Grazie quindi alle dichiarazioni coerenti, sovrapponibili e credibili delle vittime ed ai primi importanti riscontri raccolti dai militari aponensi, veniva fatta piena luce sull’aggressione, di inaudita gravità, che gli indagati, appartenenti ad un nucleo familiare legato da stretti vincoli di parentela alle vittime, avevano portato a termine, attribuendo precise responsabilità a carico di ognuno, evidenziando le distinte condotte criminose e individuando il possibile movente del gesto delittuoso. Gli arrestati, dopo le formalità’ di rito, sono stati tradotti presso le Carceri di Padova, Verona e Mantova, a disposizione dell’A.G. mandante.