Che imporre alle “principali” obbedienze massoniche di esibire gli elenchi dei nominativi degli affiliati di Calabria e Sicilia fosse una sciocchezza o, piuttosto, un modo come un altro per far pesare un intento persecutorio, era evidente. Claudio Fava, deputato componente e Vice Presidente dell’Antimafia del P.D. ce ne dà la non necessaria conferma:
“Da una prima lettura…non sembra che emergano nomi di straordinaria notorietà, ma c’è una dimensione di adesione alla massoneria che sfugge ad ogni controllo, per esempio con le logge coperte…”.
Bravo! Ed allora perché cavolo procedere a quella imposizione di esibire i nomi di quelle “scoperte”?
Fava aggiunge che “non mi stupirei che anche in Commissione Antimafia ve ne fosse qualcuno”.
Già. Come tutti quei mafiosi che banchettano in confederazioni, associazioni e confraternite antimafia, Fava pensa che nella Commissione Antimafia-Antimassonica vi siano dei massoni.
Con l’occasione apprendiamo che è in corso la discussione di una legge sulla appartenenza alle associazioni massoniche e similari. Apriamo subito un concorso sulla formazione di elenchi di “Associazioni Similari”.
Mauro Mellini
Questa sorprendente apertura di Fava è funzionale alla sua candidatura alle regionali, il sostegno delle logge e dei service club gli serve.