L’idea di essere governati da stolti che non pensano prima di parlare mi angoscia.
Non che la qualità media dei nostri governanti sia mai stata elevata, ma la sequenza di stupidaggini inanellate da quello che potrebbe essere il prossimo capo del Governo è impressionante.
E’ una persona ignorante, nel senso che ignora, come direbbero AG&G, che spilucca le notizie che gli fanno comodo per alimentare opinioni che al massimo si sono formate sulla settimana enigmistica, sezione “forse non tutti sanno che…”.
L’ultima boutanade è sui “taxi del mediterraneo”, addirittura organizzati da criminali in combutta con le ONG che operano sul territorio, che non contente evidentemente dei lauti danari che incassano per fare la bella vita, hanno messo in piedi una specie di Uber del dolore, dove schiavisti libici chiamano un numero verde, e noi gli mandiamo un comodo gommone da cinquecento posti.
Il fatto che l’anno scorso siano morte 5.000 persone, che ci siano uomini e donne che tutti i giorni lavorano per arginare la tragedia, che più volte l’Italia ha dovuto chiedere aiuto all’europa per condividere questo dramma, non ha alcun valore.
Il fatto che il procuratore di Siracusa (che gestisce per competenza territoriale le eventuali inchieste) dica che a lui non risulta nulla di quello che afferma il procuratore di Catania, non significa niente.
Il nostro esperto di storia e geografia, che andrà presto ad Harvard a spiegare che Pinochet era il dittatore del Venezuela ha cinicamente preso la palla al balzo per ergersi a difensore…di cosa?
Che cosa vuole difendere e che cosa vuole ottenere, se non un rigurgito di razzismo da parte di tutti quelli che scrivono sotto le sue boutanade, e che pensano che uno vale uno, purché questo uno non sia negro, sporco, e senza una lira, si intende.