In attesa del volo AZ 156 Monaco Augsburg Mühlhausen – Agrigento, della compagnia aerea Lufthansa, ti guardi qualche Duty Feee Shop. Ti inorgoglisce il fatto che finalmente anche Agrigento ha il suo bell’aeroporto. Il Terminal aeroportuale è uno specchio. Pensi allora alle altre città meno fortunate, scali non più operativi, tipo l’aeroporto di Pontecagnaro dove il numero dei passeggeri si era così ridimensionato da far dire ad Alitalia “fuggiamo”, oppure l’aeroporto di Forlì dove l’ultimo passeggero si è imbarcato nove mesi fa o l’aeroporto di Ancona, dove la Regione Marche che detiene la maggioranza delle azioni, ha notevoli perdite di bilancio da colmare.
La ciliegina sulla torta va all’aeroporto di Aosta, con una pista di atterraggio concepita per gli aerei tours enormi “uccelli”con la pancia carica di turisti provenienti da tutto il mondo. Qualche calcolo errato e la pista è risultata molto piccola rispetto alle aspettative,bisognava allungarla. La regione mani al portafoglio, ha avviato grandi lavori di ammodernamento. Oggi, a distanza di cinque anni, da quell’aeroporto non parte e non arriva più nessuno. Il caso più eclatante è quello della compagnia aerea Air Vallee, proprietaria di soli due aerei. Aerei mai decollati, prenotazioni di voli “fantasmi”. Una lista infinita di fallimenti gestionali e di “mali cunti”. Certo, se scarsamente frequentati e poco operativi, i piccoli scali italiani accumulano milioni di perdite all’anno, ripianate di volta in volta dagli enti pubblici infilando le mani nelle tasche di tutti noi. Comuni, province e regioni che per calcoli politici e di comodità preferiscono buttar via centinaia di milioni piuttosto che chiudere il proprio aeroporto. Per fortuna parliamo di “altri”.
Ci sono voluti 27 anni per concretizzare l’atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale emanato dall’ex Ministro Corrado Passera: Aeroporti inseriti nella Core Network, (considerati di rilevanza strategica a livello Ue in quanto pertinenti a città o nodi primari): Bergamo Bologna, Genova, Milano Linate, Milano Malpensa, Napoli, Palermo, Roma Fiumicino, Torino, Venezia; Aeroporti inseriti nella Comprehensive Network, con traffico superiore a 1 mln di passeggeri annui: Alghero, Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Olbia, Pisa, Roma Ciampino, Trapani, Treviso, Verona. Con traffico superiore a 500mila passeggeri annui e con specifiche caratteristiche territoriali : Ancona, Pescara, Reggio Calabria, Trieste. Indispensabili per la continuità territoriale: Lampedusa, Pantelleria. Tra Core e Comprehensive non vedo Agrigento: “si saranno sbagliati?” No,mi dicono che è semplicemente cambiata la “politica”. Passera è andato via da quattro anni. E l’aeroporto di Girgenti? I volti dei deputati, palificati sui marciapiedi di Agrigento? E quella bella frase “Progetto aeroporto noi ci crediamo ancora? Il mio amico Tony mi strattona la giacca: E’ solo un sogno,siamo a Fiumicino, in attesa del volo AZ 124 Roma Catania delle 15:30 .
Aldo Mucci