Ora di pranzo. Apri la tv per ascoltare il tg delle 13. La notizia sconvolgente (battuta da tutti i tg) è quella che riguarda il neo Sindaco di Roma Virginia Raggi. C’è un repertorio fisso usato per difendere il sindaco di Roma Virginia Raggi, e ormai abbiamo imparato a conoscerlo. Si tratta perlopiù di trucchi semplici da smontare, ed eccoli qui,scrive Daniele Raineri su il Foglio. Ed ancora: muggiscono tristi le vacche frisone nella stalla della tenuta agricola di Castel Di Guido. Forse sanno che il Comune di Roma vuole sbarazzarsi di loro: asta pubblica per rimpinguare le casse capitoline,scrive il quotidiano Libero. Ed ancora: – È entrata in Campidoglio da trionfatrice, con il sogno di guarire Roma da mali annosi. Ma, fra dimissioni di pezzi della giunta e inchieste giudiziarie, il suo governo della Capitale si è trasformato in una “via crucis”, una sequela di inciampi e cadute sotto il peso di una responsabilità forse troppo grande per lei. Ed ancora: l’assessore Paolo Berdini contro Virginia Raggi: “È impreparata“. Poi parla di intervista rubata.
Raggi: “Mi aspetto smentita” scrive L’Huffington Post. Chiude per oggi il giornale Libero: patata bollente, la lettera disperata dell’assessore bollito alla Raggi.Domani provo ad ascoltare un altro TG,magari ci saranno notizie importanti, forse si parlerà di povertà. Forse diranno che non è normale che in un periodo di deflazione cresca sensibilmente il numero di quanti non possono garantirsi uno standard di vita accettabile. Nel 2015 il numero delle famiglie povere è quasi raddoppiato, arrivando a 1.582.000. Forse diranno che Il Mezzogiorno è ancora l’area più esposta e che quasi la metà dei residenti nel Mezzogiorno risulta a rischio esclusione sociale. Forse parleranno di diseguaglianza dei redditi sopra la media d’Europa. Forse parleranno dei giovani senza lavoro. C’è chi ancora chiede la paghetta ai genitori e chi vive, a trent’anni, nella propria“cameretta”; chi non lavora da tempo e chi si accontenta di lavoretti, nel migliore dei casi, sottopagati; chi si organizza il futuro all’estero e chi è già partito; chi abbandona gli studi e chi fa i salti mortali per pagare un affitto. Forse parleranno di lavoro e precarietà. Nel 2017 sparisce l’indennità di disoccupazione per alcuni lavoratori precari che hanno perso o perderanno il posto quest’anno. Si tratta della Dis-Coll, (sigle sempre più lontane dalla lingua italiana) istituita in via sperimentale nel 2015 a favore dei collaboratori coordinati e continuativi, i famosi “co.co.co”, anche a progetto, e prorogata nel 2016.
Forse si parlerà del grande problema della “munnizza” ,degli operatori ecologici,costretti a scioperare per ottenere in tempi “utili”lo stipendio.Forse,finalmente,si parlerà del tanto decantato progetto “scuolebelle” (13000 lavoratori) costo settimanale per le tasche degli italiani di € 7.627.911 contro i € 5.054.494 (assumendo tutti i lavoratori come ATA, direttamente nelle Scuole), costerebbe meno di quello che costa il mantenimento dei livelli occupazionali in appalto con un sistema che ha segnato un peggioramento evidente della qualità e sicurezza del lavoro e della gestione e qualità dei servizi.
Forse si parlerà del lato nero del sistema degli appalti nelle scuole pubbliche,
degli scandali che hanno visto coinvolto un sottosegretario. Forse si parlerà dell’inchiesta per mafia (e spaccio) nell’ambito degli appalti degli ospedali che ha coinvolto ,portandola al commissariamento giudiziario, una coop.affidataria di appalti Consip nella Scuola.Forse parleranno del “cartello” delle Coop.(hanno violato le regole italiane e europee della concorrenza) sanzionato dall’Autorità Garante della concorrenza,sanzionati con un paio di milioni di euro.Il giorno dopo,le settimane dopo scorro i tg Rai 1- Rai2 – Rai 3- TG5 –TG4- Italia1 – La7, che delusione,niente di tutto ciò. Chiamo il mio amico Antonio: “vuoi vedere che i problemi che affliggono gli italiani si chiamano Virginia Raggi”? Ho deciso,vedrò solo i TG di Teleacras.
Mi sovviene una frase di Giorgio Gaber: “l’informazione oggi è diventata un incessante fluire di notizie, attraente come una gigantesca soap opera. Siamo travolti da quel vortice, ma anneghiamo nei dettagli. Il troppo diventa nulla. Così per cercare di capire i fatti bisognerebbe fermare le informazioni”.
Aldo Mucci