Avrei voluto non leggere, ma quando ti ficcano sotto il naso dichiarazioni come quella del segretario generale Sicilia Fisascat Cisl Mimma Calabrò, la quale dichiara di essere “incazzata” per come vanno le cose le cose con il “famoso” progetto “Scuolebelle”questo mi rende particolarmente nervoso. Queste le dichiarazioni: “Una situazione che ci sorprende e ci allarma dice il segretario generale Sicilia Fisascat Cisl – I lavoratori svolgono un servizio fondamentale per i cittadini. È inammissibile che si debba sempre vivere in situazioni di emergenza”.
Ma come fai a sorprenderti, ma di quali situazioni di emergenza di emergenza parli? Forse ti riferisci al maltempo o cosa? Ti hanno mai fatto leggere una busta paga del mese di Dicembre degli LSU? Ti hanno mai detto che la maggiore parte dei lavoratori sono in un FIS che non è mai partito? Ti hanno mai detto che i lavoratori sono a casa da Settembre 2016? Ti hanno mai raccontato della disperazione di chi “campa” con questa miseria? Ed ancora: rimane ancora aperto un dialogo con le le aziende, è previsto infatti per il prossimo 25 gennaio un nuovo incontro per cercare di superare la crisi? Ma la crisi di chi? Delle aziende alle quali avete sottoscritto un verbale “accondiscendente” attorno ad un tavolo di “lacrime e favole”? Ti voglio ricordare cara Mimma che gli accordi (non sto qui ad elencarli in quanto non basterebbe una pagina) sottoscritti in sede MIUR – e Ministero del Lavoro, portano la firma anche della Cisl.
La storia cara Mimma è piena di errori e di sviste clamorose, dagli architetti agli ingegneri, dagli scrittori e giornalisti, dai politici ai condottieri, mancano ad oggi i sindacalisti ? Come scrisse Alexander Pope, per tua opportuna conoscenza, un Poeta inglese, noto per la sua vena satirica : “Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di ammettere che ha sbagliato, che non è altro che dire … che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri”.
Ti incontrerei volentieri e per questo ti lascio anche il mio numero – 3297237522 – ma solo per parlare di internalizzazione dei lavoratori LSU, magari sorseggiando un buon caffè agrigentino.
Aldo M