E’ stato firmato lunedì 5 dicembre l’atteso Decreto che definisce l’indicatore di distribuzione delle risorse per la mitigazione del rischio idrogeologico fra le diverse Regioni.
Si tratta di un provvedimento molto importante nell’ambito della lotta al dissesto. La differente distribuzione del rischio idrogeologico sul territorio e la molteplicità di fonti di finanziamento destinate al settore hanno reso necessaria infatti, per predisporre un Piano nazionale, l’elaborazione di un indicatore specifico, per la ripartizione in modo equo, trasparente ed efficiente delle risorse disponibili fra le diverse Regioni. L’indicatore è stato calcolato sulla base dei dati di rischio elaborati da Ispra.
Il criterio di ripartizione – proposto dalla Struttura di missione Italia Sicura e approvato dalla Conferenza Stato-Regioni – che consente l’avvio delle procedure di finanziamento del Fondo per la progettazione, tiene conto della superficie territoriale e della popolazione residente in ciascuna Regione e si fonda su un indicatore sintetico di rischio, calcolato sulla base di quattro sub-indicatori relativi a frane, alluvioni, erosione costiera e valanghe. L’indicatore sarà oggetto di aggiornamento annuale, in considerazione del mutamento degli scenari di rischio a seguito degli interventi realizzati sui territori.
«La notizia della firma al decreto sull’approvazione dell’indicatore di riparto è motivo di soddisfazione» commenta Mauro Grassi, direttore della Struttura di missione Italia Sicura.
«Si tratta – continua Grassi – di una proposta di Italia Sicura che rende più facile e veloce progettare e realizzare opere necessarie alla mitigazione del rischio idrogeologico. E’ molto importante che la distribuzione alle Regioni sia rapida ed efficace e l’indicatore, calcolato grazie ai dati rilevati dall’Ispra, che ringrazio per la fattiva ed efficace collaborazione, è uno strumento necessario a tale scopo.».