Enrico Ruggeri racconta su Radio 24 la storia del Menestrello del rock
Lunedì 5 e martedì 6 dicembre alle 15.30 doppia puntata de Il Falco e il Gabbiano in attesa di sapere se il 10 dicembre ritirerà il Premio
Grande, immenso, superlativo artista. Ma anche brutto carattere, cantante finito, fenice che risorge dalle sue stesse ceneri. Menestrello del rock e giuda del folk. Di Bob Dylan, protagonista delle puntate de Il Falco e il Gabbiano di oggi, lunedì 5, e domani, martedì 6 dicembre, è stato detto tutto. È stato osannato, criticato, amato e odiato. In oltre cinquant’anni di carriera è passato attraverso grandi successi, flop storici, canzoni che sono entrate nella leggenda e film a cui ha preso parte anche come attore oltre a scriverne la colonna sonora. Ha fatto il pittore, lo scultore, ha vinto un Oscar, un numero imprecisato di Grammy Award e una marea di premi di ogni genere. Ha cantato per i Presidenti degli Stati Uniti e si è esibito davanti al Papa.
A Bob Dylan non mancava davvero niente, tranne il Premio Nobel. Premio Nobel che gli è stato puntualmente assegnato. Quello per la letteratura ovviamente e sicuramente il più contestato e controverso della storia. Un Premio che lo equipara al grandissimo drammaturgo George Bernard Show, l’unico che fino ad ora aveva ricevuto sia un Oscar che un Nobel.
Sappiamo quello che si è scatenato dopo questa notizia: i pro, i contro, quelli che si sono scandalizzati perché il Nobel è un premio serio che hanno vinto autori come Kipling, Pirandello, Thomas Mann, Hermann Hesse, Churchill, Hemingway, Quasimodo, Neruda, Montale, insomma i massimi letterati della storia mondiale. In tanti si sono domandati cosa c’entrasse Bob Dylan con questi personaggi. Tanto più che poi, quando finalmente i promotori del Premio sono riusciti a mettersi in contatto con lui, perché non lo trovavano e lui non si era fatto vivo con loro, quando finalmente gli hanno parlato, lui ha risposto: grazie infinite, ma io il 10 dicembre (il giorno in cui per tradizione si consegna il Premio in quanto anniversario della morte di Alfred Nobel) ho da fare e non posso venire.
Una risposta, quella di Bob Dylan, che alcuni giudicano irriverente, altri assurda, altri ancora in perfetta sintonia con il suo personaggio geniale e dissacratorio, in continua evoluzione. Se Bob Dylan sabato 10 dicembre vada o meno a Stoccolma a ritirare il suo Premio lo staremo a vedere. Intanto, Enrico Ruggeri racconta e documenta su Radio 24 il perché di questo Premio, perché gli sia stato assegnato e se è possibile oppure no essere d’accordo con gli Accademici Svedesi. L’appuntamento è oggi, lunedì 5, e domani, martedì 6 dicembre, con Il Falco e il Gabbiano su Radio 24.