I risultati del secondo turno delle primarie per decidere chi correrà per le presidenziali francesi per il centrodestra hanno dato Fillon vincitore con quasi il 70% contro Juppé.
Più che analizzare i programmi dei due finalisti, la Francia ha cercato di capire quale dei due potrebbe contrastare maggiormente il Fronte Nazionale la cui leader, Marine Le Pen, aspira alla Presidenza.
Al primo turno anche degli habitué della sinistra si sono mobilitati al fine di far eliminare l’inossidabile Sarkozy ma, benché l’ex presidente sia stato escluso in modo eclatante si sono trovati con il dilemma della vittoria di François Fillon. Se al primo turno era necessario far cadere a tutti i costi “Sarko”, al secondo il nemico era Fillon.
Ma Fillon ha vinto le primarie del centro e della destra. Anzi, diciamo della destra. Se in questo modo i francesi benpensanti pensano di bloccare il Fronte Nazionale allora credono ancora nelle favole. Il Governo Hollande ha gestito la Francia in modo molto disordinato, ossia un passo avanti ed uno indietro alla prima protesta popolare, con dei Ministri che si sono scannati fra di loro per anni per poi abbandonare il loro Presidente nella sua caduta libera. La sinistra francese si è sentita orfana di leader. Vogliamo parlare di Valls che di sinistra ha poco o nulla se non il pin del PS?
La partecipazione è stata impressionante,tra i 4,2 ed i 4,6 milioni di votanti ossia una decimo del corpo elettorale del paese. Chissà quanti erano i convinti…
Alain Juppé, il cui programma diverge poco da quello di Fillon è simile a quest’ultimo su molti punti. Entrambi hanno accumulato posti di alto livello. Fillon Primo Ministro di Sarkozy dal 2007 al 2012 dall’aria da bravo ragazzo passe-partout e senza sale. Alain Juppé, sindaco di Bordeaux per più di dieci anni con ottimi risultati, è stato pure Primo Ministro per due anni e cinque volte ministro.
Juppé il grande perdente ma perché? Troppo abbottonato? Troppo vecchio con i suoi 71 anni? Detto il più di sinistra della destra non è piaciuto proprio per questo?
Potremmo dire che se non è l’uno è l’altro ma la vittoria di Fillon è grave per il conservatismo benpensante di questo politico che non ha mai brillato sotto le luci del palcoscenico a parte in questo ultimo periodo.
Dietro di lui si sono uniti i sarkozysti battuti ma anche i sostenitori della “Manif pour Tous” ossia i contrari al matrimonio fra omosessuali che avevano bloccato le strade di Parigi con tanto di passeggini e bandierine. Aggiungiamo i militanti contro l’aborto che tornano in auge con “Choisir la Vie”, che taccia il Governo di ostacolare la vita poiché vorrebbe condannare i siti anti-aborto. Sicuramente a loro Fillon piace poiché anche se ha promesso di non toccare la legge sull’interruzione volontaria della gravidanza si è dichiarato contrario per principio. Agli sposi gay vorrà togliere la possibilità di adottare un bimbo. Vogliamo fare una lista alla Prévert dei gruppuscoli come Civitas che sfilava nelle vie di Parigi come in una processione con un grande crocefisso di legno?
Juppé tornerà probabilmente a Bordeaux lasciando la destra moderata ed i socialisti ormai orfani in preda ad un candidato per Les Républicains che probabilmente non riuscirà a contrastare i lepenisti. Perché votare contro la brutta copia quando c’è l’originale rappresentato dalla bionda Marine?
Non ci resta da vedere quali candidati la sinistra tirerà fuori dal cappello. Per ora si stanno presentando in ordine sparso, esattamente come hanno Governato.
Luisa Pace