Sull’incerto futuro del Giovanni Paolo II, l’Urban Center di Sciacca scrive al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ed all’Assessore Regionale alla Salute Baldassare Gucciardi, segnalando il “malessere di una parte della Provincia di Agrigento in relazione a presunti riflessi negativi presenti nel Piano Sanitario della Regione Sicilia in ordine ad
una prevedibile modifica della classificazione della struttura che condurrà ad inevitabili limitazioni nell’erogazione dei servizi”. La lettera è stata consegnata alle autorità durante il Congresso Regionale Cimo Sicilia che si è tenuto nella cornice di Villa Itria a Viagrande (CT) lo scorso 22 ottobre.
“Facendo nostre le legittime preoccupazioni dei Sindaci della zona e di un Comitato civico per la sanità, – scrive nella lettera il Presidente dell’Urban Center Dino Tanto – intendiamo manifestare il disagio della popolazione sulle incertezze riguardanti il futuro dell’ospedale di Sciacca per come viene delineato nella bozza per il riordino della nuova rete ospedaliera siciliana”.
“La classificazione come Presidio Ospedaliero di base non tiene conto delle specialità attualmente presenti – continua Tanto – (cardiologia con UTIC, emodinamica, rianimazione con camera iperbarica, oculistica, oncologia, servizio immunotrasfusionale, Banca del cordone…) oltre a quelle essenziali degli ospedali di base. Identificato nel 1995 come
Azienda Ospedaliera per l’emergenza di II livello, l’Ospedale di Sciacca negli anni ha dovuto subire un inesorabile dimensionamento che mette a rischio la qualità dell’assistenza sanitaria in un vasto territorio a cavallo tra le province di Agrigento, Trapani e Palermo”.
L’Urban Center chiede pertanto al Ministro di fare le opportune verifiche, accedendo anche ai dati di attività dei singoli reparti, in modo da valutare se l’Ospedale di Sciacca abbia o meno i requisiti per essere struttura di livello superiore come Spoke inter-provinciale o, con altra classificazione che prenda semplicemente atto del bacino
d’utenza servito.
Si ricorda che in città e nel territorio è in atto una mobilitazione civica e che per il giorno 25 novembre è stata indetta una manifestazione popolare di protesta.