Ancora un attentato in Turchia, il paese è nuovamente in lutto. Nella notte tra sabato e domenica un’esplosione ad un matrimonio avrebbe già fatto 50 vittime ed un centinaio di feriti. A fine giugno, il paese, sempre più destabilizzato aveva subito l’attentato all’aeroporto di Istanbul che aveva fatto 44 morti. Si sospettò l’ombra dell’Isis che, quando attacca la Turchia, difficilmente rivendica.
Mentre le famiglie piangono le vittime, mentre ancora sul posto i soccorritori fanno del loro meglio il Presidente turco Erdogan ha indicato in un comunicato che lo Stato Islamico è il “probabile autore” dell’attentato. E’ una supposizione ma questa volta potrebbe essere giusto anche se il paese nel caos vive attentati di diverse matrici. Il Presidente ha già espresso le proprie condoglianze ai famigliari della vittime che sono in gran parte kurde.
Sembra inoltre che alcuni membri del partito filokurdo HDP partecipassero ai festeggiamenti.
La festa di matrimonio si stava svolgendo a Gaziantep, alla frontiera siriana, da dove passano molti profughi siriani che fuggono ormai da 5 anni di guerra ma in questa stessa zona sono venuti a rifugiarsi militanti dell’opposizione siriana e molti jihadisti.
Questa volta il Presidente turco non può speculare su un’eventuale matrice kurda, poiché il quartiere colpito è abitato prevalentemente da kurdi e che gli stessi partecipavano al matrimonio. Il Partito HDP, pro-curdi, ha condannato fermamente l’attentato.
Non ci sono ancora rivendicazioni ma è anche vero che i jihadisti non vedono di buon occhio i kurdi poiché questi ultimi li combattono in diverse zone.
L.P.