“CARUSO Giuseppe, il pensionato settantenne di Mascali che all’alba del 25 aprile di tre anni fa uccise nel proprio fondo il giovane GRASSO Roberto, non andava condannato per omicidio volontario, ma doveva essere assolto avendo agito per legittima difesa.”
Ad affermarlo il difensore del CARUSO, Avv. Giuseppe Lipera, che ha depositato oggi in cancelleria l’atto di appello (42 pagine) con cui censura la sentenza di primo grado e chiede alla Corte di Assise di Appello di Catania la riforma integrale della sentenza di condanna.
“Del resto” – ha evidenziato l’Avv. Lipera – “la stessa Corte di Assise ha ammesso che non vi è certezza di come si sono svolti i fatti, tant’è che nella sentenza i Giudici di primo grado hanno testualmente scritto: <<Che cosa sia esattamente avvenuto quella notte, purtroppo, resta arduo da definire nei dettagli>>.
Desidero elogiare inoltre il contributo importante e rilevantissimo che ci ha offerto il nostro Consulente Tecnico medico-legale, Dott.ssa Antonella Milana, che a nostro modo di vedere ha demolito il teorema accusatorio”.
Il CARUSO continua ad essere detenuto ai domiciliari perché ultrasettantenne e per gravi problemi di salute.