I Forestali di Canosa di Puglia, con il supporto del Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Bari, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’iniziativa un’azienda zootecnica sita nel comune di Trinitapoli (BT), per illecito smaltimento di rifiuti. Dal controllo è risultato che feci animali, urine e letame (comprese le lettiere usate) venivano stoccati presso un terreno di disponibilità dell’azienda. Deferita all’Autorità Giudiziaria, per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e getto pericoloso di cose, la titolare dell’impresa agricola. Sono attualmente al vaglio degli inquirenti gli estremi per configurare anche il reato di maltrattamento animali.Riguardo la problematica del benessere degli animali, sono stati rinvenuti nella medesima azienda tre vitelli legati vicino alle balle di fieno con uno spago di lunghezza non adeguata, impossibilitati a muoversi liberamente e continuativamente esposti al sole per tutta la durata del controllo, privi di acqua e cibo. Nella medesima condizione versava una vacca, rimasta ferma durante tutta la durata dei controlli in quanto impossibilitata a muoversi. Nel pomeriggio la stessa si presentava agonizzante e rantolante, in evidente stato di sofferenza, riversa nel suo stesso letame; la bovina è deceduta poco dopo. Sono stati anche ritrovati due cani legati con catene e privi di ombra, acqua e cibo; uno di essi presentava un’assenza diffusa di pelo sulla parte posteriore, dovuta verosimilmente all’esposizione ai raggi solari. Fra le altre irregolarità, sono stati riscontrati 37 capi di bestiame che, pur riportati sul registro, non erano presenti in azienda. Molti bovini erano inoltre stipati in box molto piccoli.
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