Salvatore Petrotto, ex sindaco di Racalmuto, il paese di Leonardo Sciascia, è stato assolto “perché il fatto non sussiste” in sede di rinvio dalla Cassazione, dalla II Sezione della Corte d’Appello di Palermo, da una alquanto fantasiosa imputazione di tentativo di corruzione, con la quale ci si era accaniti contro di lui, dopo che, auspice il Ministro dell’Interno Alfano, l’Amministrazione Comunale di Racalmuto, di cui Petrotto era Sindaco, era stata sciolta per (altrettanto) fantasiose infiltrazioni mafiose, risultate del pari inesistenti.
Petrotto era “colpevole” di aver organizzato un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti, bloccato in tutta la Sicilia per garantire gli “affaronissimi” dei “monnezzari”, gestori di discariche indifferenziate di rifiuti urbani, che sono le “colonne” di Sicindustria (la Confindunstria della Regione) assieme con i “padroni” dell’acqua e delle fogne.
In Sicilia si pagano imposte varie volte più elevate che altrove per l’acqua e per i rifiuti urbani. Petrotto conduce da anni un’accanita battaglia contro la mafia dell’Antimafia – terzo livello mafioso, che, ha costituito il supporto dell’Amministrazione Crocetta.
A Petrotto i nostri migliori auguri e la nostra solidarietà.
31.03.2016
Mauro Mellini