E mentre calano le ombre degli ultimi sondaggi che, secondo quanto riportato dai settimanali francesi, danno in caduta libera il Presidente Hollande con un 19% di “soddisfatti” ed un 81% di “scontenti” (fonte Ifop), Hollande è giunto in Polinesia francese. Se la politica fosse una cosa seria dovremmo aspettare, anzi, auspicare, un discorso profondo e fattivo sulla questione del nucleare tanto a cuore a Papeete che richiede un “risarcimento nucleare”. In trent’anni, tra il 1966 ed il 1996, la Francia ha effettuato 193 test nucleari nella zona di questo Territorio d’Oltre Mare. Nel 2010 è stato adottato un testo per il riconoscimento ed il risarcimento delle vittime ammalatesi in seguito ai test. Vittime sia civili che militari. In sei anni sono state convalidate 19 richieste su un migliaio almeno. Una cifra che suona come una presa in giro tanto più che non si tratta di malattie lievi.
A questo punto del suo mandato il Presidente Hollande potrebbe, dovrebbe o meglio ancora avrebbe il dovere di assumere una posizione forte e sciogliere questo nodo fra Parigi e Papeete, invece la sua agenda presidenziale non cita la questione dei test nucleari. Non cita alcuna visita ad Hao, l’atollo dove si stanno smantellando le strutture dell’ex base sperimentale. Visita lampo invece a Wallis e Fotuna, sempre secondo l’agenda presidenziale, zona praticamente sconosciuta che conta 14.000 abitanti e dalla fiscalità paradisiaca quanto la sua natura.
L’associazione “193” guidata da padre Auguste Uebe Carlson, che difende le vittime del nucleare e che a FranceInfo ha dichiarato “La Polinesia è un bel paese, un paradiso, ma non bisogna dimenticare che si tratta di un paradiso avvelenato”, attende il Presidente francese con determinazione. Non Hollande, ma alcuni suoi consiglieri dovrebbero ricevere dei rappresentanti dell’associazione. In questo viaggio lampo di 48 ore ci sono troppi condizionali.
Non resta che invidiare il viaggio presidenziale che prevede ufficialmente una visita del mercato di Papeete ed un passaggio a Raiatea, attualmente oggetto di una pratica di iscrizione all’UNESCO.
Aloha Monsieur le Président!
Luisa Pace