Il commento della deputata democratica all’approvazione di oggi del suo ordine del giorno a supporto di una maggiore presenza di donne nei consigli di amministrazione dei consorzi
“Consorzi più rosa, ma flessibilità nell’applicazione e sostegno alle imprese femminili”
Approvato oggi alla Camera l’ordine del giorno a prima firma della parlamentare del Pd Susanna Cenni, per supportare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione dei consorzi del settore agroalimentare. “L’estensione delle norme di democrazia paritaria ai consorzi prevista dall’art 1-bis del collegato agricolo – ha detto Susanna Cenni – è uno strumento utile a dare visibilità e rappresentanza alla grande ricchezza delle donne in agricoltura”. Così Susanna Cenni, commenta l’approvazione di oggi del suo ordine del giorno a supporto di una maggiore presenza di donne nei consigli di amministrazione dei consorzi agroalimentare.
“L’ordine del giorno approvato – spiega Cenni – richiama in premessa i dati. Numeri che ci dicono che le donne conduttrici” di aziende agricole sono oltre 530mila e che quasi 500mila sono “capo azienda”. A queste si aggiungono le circa 749.000 donne legate all’azienda da rapporti di parentela. Un universo tutto al femminile che testimoniano la presenza diffusa delle donne nei vari comparti dell’agricoltura: dal vino all’agriturismo; dal biologico all’agricoltura sociale. Si tratta di aziende, nella maggior parte dei casi, innovative, economicamente solide, sensibili alla compatibilità ambientale e con una maggiore propensione a istaurare, tramite progetti di “filiera corta”, un rapporto diretto con il consumatore”.
“Conosciamo però il mondo agricolo – precisa Cenni – e sappiamo che non tutti i comparti sono uguali, e che in alcuni casi non ci sono donne associate ai consorzi, a cui difficilmente la norma sarebbe applicabile. Per questo con il mio ordine del giorno ho chiesto al Governo, da una parte, di avere la necessaria flessibilità nell’applicazione della norma, in modo da non mettere in difficoltà o bloccare le attività di quei consorzi caratterizzati da una scarsa presenza di produttrici. E dall’altra parte ho impegnato il Governo alla messa in pratica di azioni tese a promuovere e valorizzare le professionalità femminili che operano che operano nel settore agricolo”.
“Sappiamo bene – ha concluso Cenni – che i veri ostacoli alla crescita e alla presenza delle donne nei vertici di consorzi, società e associazioni dipendono da tanti fattori che vanno dalla formazione al credito; dalla dimensioni di impresa alla difficoltà nella conciliazione dei tempi lavoro-casa. Per cui porsi l’obiettivo di una agricoltura più rosa significa prima di tutto agire su più piani e guardare alla grande risorsa che le tanti giovani donne che stanno scegliendo l’agricoltura rappresentano per la crescita del nostro Paese.”