Riceviamo e pubblichiamo:
“…il grido disperato, quasi incredulo, si è fatto largo (figurativamente) nel profondo del mio animo allorché mi sono reso conto che “mamma” Radiouno mi aveva “bloccato” su Twitter,Whatsapp e (presumo) pure su sms…una tragica delusione per me!!
Quanti hanno la bontà di seguire le mie “osservazioni e riflessioni” (ce ne sono alcuni, a dispetto dei censori radiotelevisivi) sanno della continua battaglia che intraprendo con la Rai riguardo la informazione che ci propina via etere.
So benissimo che trattasi di una lotta impari, io sono soltanto un singolo cittadino che reclama il proprio diritto ad una informazione pluralista e completa da parte del “servizio pubblico”.
Radiouno (mi limito a lei,vista la mia frequenza di ascolto), emittente di grandi capacità professionali e copertura 24h, eccelle in molte trasmissioni ma,troppo spesso e volentieri, trovo dia spazio solo agli esponenti della partitocrazia e del “politicamente corretto”.
Politici o tecnici che siano ruotano in onda sempre personaggi ben definiti e legati al potere politico,economico e sociale interno ed estero.
Cosa voglio significare? Semplice : avete mai, dico mai, potuto ascoltare le opinioni di giornalisti che scrivono sulle testate indipendenti telematiche? Eppure sono centinaia,forse migliaia,rappresentano globalmente un mare di cittadini che esprimono le proprie osservazioni liberamente su tematiche diverse.
Hanno il polso della pubblica opinione sul territorio molto piú dei costosi inviati speciali della Rai.
Ma hanno, evidentemente, un grande limite : sono davvero pluralisti e, spesso,si fanno portatori pure di richieste e contestazioni “scomode” che mai e poi mai potrebbero rappresentare liberamente dai microfoni della radio di stato….aperti sempre ai giornalisti dei media nazionali e rarissimamente a qualche ospite “minore”.
Sistema pure identico usato per tecnici, professoroni ed esperti vari: tutti allineati e coperti nell’alveo partitocratico interno ed estero.
Quasi tre quarti di europei non votiamo avendo totale sfiducia nello UEismo…Radiouno ci impone tutti ospiti presenti a Bruxelles o legati alle istituzioni UEiste, “Manuale d’Europa” esalta Juncker e soci quasi fosse Mao ai tempi belli!
Abbiamo piú o meno mezza Italia che non si reca alle urne per disgusto di tutti i partiti e dei politici vari…cosa fanno “Radio anch’io”, “Bianco e nero” e “Zapping”?? Ignorano pervicacemente queste decine di milioni di italiani non trovando mai, dico mai,un solo ospite che possa dire perché e per come si astenga dal voto…vi sembra normale ?
Non parliamo della politica estera…sono stati capaci di trasferirsi (a spese nostre) ad Istanbul per analizzare i risultati delle elezioni turche…con chi? Ma con gli sconfitti dalla volontà popolare.., logico!
In onda solo (fin quando ho spento la radio perché disgustato) #curdinnamorati e censori spietati di Erdogan (che, per inciso, non piace neppure a me).
Tutti esperti e paladini, a Radiouno, delle “libertà civili e democratiche”…in Turchia,mentre in Italia propugnano la galera persino per quanti salutino romanamente e vendano statuette del Duce!! Scrivo il falso? non è così…?
C’è pure una giornalista, la Falcetti con “Sotto inchiesta” che rispetta pluralismo di tesi ed opinioni dando spazio agli ascoltatori..per condurre ha dovuto vincere la causa contro la Rai (spero di non danneggiarla citandola)!
Insomma,ho sempre cercato di interagire con le citate trasmissioni per portare un minimo contributo di “riequilibrio”…via mail, sms,whatsapp e twitter…,duramente ma pure educatamente e, quando capitato, sempre riconoscendo al conduttore di aver dato spazio ad opinioni differenti.
Ieri, nel dopo Erdogan, mi sono reso conto di essere stato “bloccato” su Twitter e Whatsapp, forse pure su sms.
Colpito al cuore…Radiomamma che fai..,mi cacci??
Vincenzo Mannello