A un anno dagli accordi ministeriali il bilancio, al di la dei pubblici proclami, non è assolutamente positivo e comunque il c. d. piano industriale siglato il 28 marzo 2014 ha una scadenza ben precisa: Marzo 2016 e dopo?
Dopo che succederà con le scuole chiuse e le attività di pulizia non finanziate a luglio e agosto? E dal prossimo anno scolastico che prospettive hanno i lavoratori se si decidesse di mantenere solo l’appalto pulizie consip, con orari sotto le 15 ore, settimanali oppure venissero accolte le richieste di sblocco dei posti accantonati reinternalizzando il servizio ma a favore di nuovi precari?
Verranno lasciati fuori proprio quei lavoratori che primacome lsu e poi come dipendenti delle aziende sono i veri precari storici nei servizi ausiliari della scuola? E’ questo il futuro che ci aspetta da qui a 5 MESI? Lavoratori doppiamente discriminati se non privi di lavoro, sbattuti fuori dalle scuole nelle quali hanno prestato come precari storici 20 anni di poco onorato servizio? Oppure sempre più schiavizzati e malpagati nelle aziende a con un futuro pensionistico anch’esso al di sotto dei minimi?
Anziché la via maestra dell’assunzione dei Lavoratori socialmente utili delle scuole attraverso l’inserimento nelle graduatorie del personale ATA sui posti per loro accantonati, si sta continuando a privilegiare logiche di esternalizzazione e precarizzazione che si sono dimostrate fallimentari sia rispetto alla qualità e gestione del servizio sia rispetto alla qualità e stabilità del lavoro, semmai utili solo a garantire una fetta di appalti pubblici a consorzi e aziende del settore.
Quale è la percentuale di questi soldi( 280 milioni di euro di pulizie annue +240 milioni di euro scuole belle annue) che va alle aziende e non al servizio? Il 26%, cioè in soldoni, piu’ di 180 milioni di euro di utili lordo iva che non vanno in servizi e salari.
Quanto costerebbe invece l’assunzione diretta degli ex-lsu e storici ? Poco più di 300 milioni annui a parità di orario e su posti comunque accantonati. Un bel risparmio a fronte della spesa attuale e sicuramente un beneficio per il servizio e una vera stabilità per gli attuali addetti, i più precari tra i precari del mondo della scuola.
Per questa ragione Vi chiediamo di prendere una forte posizione intervenendo sul Governo, sui Sottosegretari delegati, sui Ministeri dell’Istruzione e del Lavoro e Politiche Sociali affinché si trovi giusta soluzione in tale direzione, si mantengano veramente i livelli occupazionali e la qualità del servizio, si istituisca al più presto il tavolo di confronto vero, e aperto a tutte le rappresentanze dei lavoratori, senza pregiudiziali lobbistiche ma garantendo innanzitutto i lavoratori e il servizio.
Vi chiediamo di sostenere le nostre ragioni, impedire che si continui a declinare verso un’insostenibile futuro di povertà, e tanto meno di cacciare noi per far posto ad altri precari, e aiutarci a chiedere all’attuale Governo che si appresta a decidere del nostro futuro nei prossimi mesi, che si cambi rotta.
Aldo Mucci