L’incredibile e vergognosa vicenda delle dimissioni della maggioranza del Consiglio Comunale di Roma non lascia alcun margine di dubbio al Movimento Astensionista Politico Italiano nel prendere atto, ancora una volta, del saccheggio della democrazia e della sovranità popolare compiuto da coloro che “abusivamente” e “illegittimamente” occupano le più alte sfere del potere istituzionale e politico italiano.
Senza entrare nel merito delle motivazioni che ne hanno decretato la fine, la caduta del Sindaco di Roma avvenuta bypassando la massima sede istituzionale deputata alla rappresentanza degli elettori (..votanti) della capitale, delinea un autoritarismo senza precedenti, tipico dei regimi o dell’arroganza becera di una criminalità politica mai osservata prima.
Il Presidente del Consiglio, che a questo punto e nell’evidenza dei fatti potrebbe essere paragonato a un Presidente-tiranno, ma anche a un Presidente-codardo per non aver avuto il coraggio di affrontare Marino e i suoi elettori a viso aperto su questa delicatissima vicenda, ha preferito nascondersi dietro ai suoi consiglieri-scagnozzi sui quali aleggia il sospetto di dimissioni per chissà quali oscuri baratti, convenienze personali, compravendite politiche.
Questo sistematico saccheggio, se non vera e propria truffa ai danni del mandato elettorale e contestualmente della democrazia e di ogni Istituzione repubblicana, sicuramente non farà che ingrossare ulteriormente le fila di quella sempre più marcata maggioranza assoluta di cittadini che diserteranno le urne in ogni forma di legittimo e democratico dissenso.
Facendo sì, e questo stavolta non può che rappresentare un bene, che l’illecita appropriazione del potere da parte di una sempre più risicata e delinquenziale lobbie partitocratica sia sempre di più resa “evidente e manifesta” agli occhi di tutti, verso la quale ogni cittadino è responsabilmente chiamato a prendere piena consapevolezza.