Al Presidente del Tribunale di SIRACUSA
dott. Antonio Maria Maiorana
e p.c. A S.E.
Dott. Salvatore Scalia
Procuratore Generale della Repubblica presso la
Corte d’Appello di CATANIA
ISTANZA AFFINCHE’ VENGA DEFINITO IL PROCESSO CONTRO L’ASSASSINO DI NOSTRO PADRE
Siamo le sorelle Elena e Giulia Cottonaro, nate a Ragusa, rispettivamente il 3/8/1985 ed il 30/7/1991.
Nostro padre, Cottonaro Salvatore, il 25 gennaio 2006, è stato barbaramente assassinato, in pieno giorno, nel centro di Rosolini dal cognato Basile Carmelo, il quale lo freddò con ben cinque colpi di pistola.
Particolare di non poco conto: nostro padre era disarmato!
Da allora sono già trascorsi quasi dieci anni.
In un primo momento il Basile venne rinviato a Giudizio davanti il Giudice Monocratico di Avola perché la Procura della Repubblica di Siracusa lo accusò solamente di eccesso colposo di legittima difesa ed addirittura il Tribunale di Avola lo mandò assolto.
Fortunatamente la sentenza venne impugnata dalla Procura Generale della Repubblica e grazie a questa è intervenuta la Corte di Appello di Catania, Terza Sezione Penale, che con sentenza del 5/4/2013 annullò la Sentenza del Tribunale di Siracusa, Sezione distaccata di Avola, e riqualificò l’accusa, rettamente, in omicidio volontario p. e p. dall’art. 575 c.p.
Tornato il processo a Siracusa (competenza Corte d’Assise aretusea), l’assassino di nostro padre ha furbescamente fatto ricorso al rito abbreviato, ragion per cui ora dovrà essere giudicato per omicidio volontario dal G.U.P. di Siracusa, e non più dalla Corte d’Assise.
Davanti al G.U.P., la prima udienza è stata celebrata il 2/7/2014 che poi è stata rinviata al 3/12/2014; successivamente è stata poi rinviata nuovamente al 25/3/2015 e poi ancora al 25/9/2015.
All’ultima udienza del 25 settembre 2015, preso atto dell’imminente trasferimento ad altra sede, il Giudice ha rinviato al 27 novembre 2015.
Noi speriamo e confidiamo che per la prossima udienza si possa finalmente discutere e concludere questo processo (seppure con rito sommario) perché, ribadiamo, ormai mancano soltanto due mesi al decennale dell’infausto evento criminale che ci ha reso ingiustamente orfane.
E’ davvero frustrante attendere ogni volta, con ansia e speranza, la data del processo, e vederla poi puntualmente rinviata di mese in mese!
Un rinvio, massimo due sarebbero stati accettati; ormai siamo giunti già al quarto, e peraltro senza che nessuna delle parti processuali abbia mai addotto un legittimo impedimento.
Abbiamo spesso sentito parlare di Giustizia lenta, ma nel caso che riguarda nostro padre la GIUSTIZIA PARE PROPRIO ESSERSI FERMATA!
Come possiamo noi, cittadine e vittime desiderose di Giustizia, continuare a tollerare una simile situazione?
Ricordiamo, peraltro, che rimane sempre da ottemperare l’importantissimo dictum della Corte d’Appello di Catania che ha riqualificato il fatto in OMICIDIO VOLONTARIO!
Ci rivolgiamo alla S.V., affinché intervenga per far finalmente celebrare e definire questo processo!
Confidiamo molto nel fatto che il 27 novembre 2015 possa finalmente celebrarsi, anche perché, umanamente, non saremmo in grado di sopportare l’ennesimo incomprensibile rinvio.
Per inciso, l’assassino di mio padre non è stato in carcere nemmeno un giorno, nemmeno un’ora e, ancor più grave, non è stato ancora neppure processato; nostro padre, invece, da dieci anni è “rinchiuso” in una tomba di un cimitero.
Con ossequi
Catania – Siracusa lì
Elena Cottonaro
Giulia Cottonaro