I carabinieri della compagnia di Ivrea hanno arrestato per detenzione illegale di parti di armi da guerra e munizioni, alterazione di un’arma, detenzione abusiva di arme e munizioni, ricettazione e possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi un pregiudicato di 53 anni, abitante a Ivrea. I militari, nel corso di una perquisizione a casa dell’uomo, hanno rinvenuto e sequestrato:
- Una pistola 98f 9×21 con caricatore e 15 cartucce stesso calibro;
- una canna per pistola cal. 9×21 priva di matricola;
- una paletta in alluminio, priva di matricola, raffigurante il simbolo della repubblica italiana e la scritta “carabinieri”;
- 2 caricatori per pistola beretta contenenti ciascuno 15 proiettili cal. 9×19;
- 58 proiettili cal. 9×19;
- 6 cartucce cal .12;
- una carta d’identità rilasciata dal comune di Gaby (Ao) e intestata a un romeno e una tessera sanitaria;
- una carta d’identità rilasciata dal comune di Sciolze (to) e intestata a un torinese e un codice fiscale;
- 9 porta tesserini contenenti distintivi di varie forze di polizia e copia falsa della tessera della Polizia di Stato con la foto e dati dell’uomo; della vigilanza venatoria e relativo tessera della provincia di Torino; distintivo di “private detective” contenente tessera di riconoscimento ditta “Allsistem” e dati dell’arrestato;
- 4 pettorine di cui due con stemma e scritta “carabinieri”, una della “polizia municipale”, una della “guardia di finanza”;
- un lampeggiante di colore blu a presa magnetica;
Dopo le formalità di rito, l’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato ristretto presso la casa circondariale di Ivrea.
Da successivi accertamenti è emerso che la pistola 98f era stata denunciata smarrita dall’uomo al commissariato di p.s. di Ivrea, mentre le carte d’identità e i codici fiscali erano stati denunciati smarriti dai rispettivi titolari. L’uomo in passato era stato titolare di un’armeria sita ad Ivrea.
Le attività d’indagine condotte dai Carabinieri, sotto la direzione e il coordinamento della Procura di Ivrea, dovranno stabilire se e quando siano state utilizzate le armi, i documenti falsi, i tesserini e le pettorine delle forze dell’ordine.