Ascesa, conquiste e declino di uno dei personaggi più interessanti, geniali e discussi della storia dell’aeronautica italiana.
Gianni Caproni e l’aeronautica militare italiana di Pietro Lonati e Mario Pacelli (Graphofeel Edizioni, 2015), ripercorre la vita e la carriera di un uomo che da semplice ingegnere civile, creò un vero e proprio impero dell’industria dell’aviazione militare.
Dagli entusiasmi della febbre del volo dei primi del ‘900, all’amicizia con Gabriele D’Annunzio, alla adesione al Fascismo e ai rapporti non sempre chiari con i vertici del potere internazionale, attraverso la figura di Gianni Caproni gli autori ripercorrono la storia dell’aviazione italiana della prima metà del secolo scorso, descrivendo con dovizia di particolari significativi il clima di pionierismo e di amore per la grande avventura del volo che caratterizzarono quegli anni. Volare era un grande sogno comune e il celebre industriale trentino lo interpretò appieno, facendosi interprete di un progetto molto sentito dalla sua generazione.
Nel corso della sua carriera Gianni Caproni, progettò e produsse molti dei modelli di aerei utilizzati dall’aeronautica militare italiana, che portarono il suo nome. A lui intitolato l’aeroporto di Trento e il Museo dell’Aeronautica della stessa città
La parte finale del saggio è dedicata agli aspetti meno noti della storia della storia delle Industrie Caproni, poiché, dopo la morte del suo fondatore, emersero fatti che rivelarono quello che l’allora procuratore della Repubblica Guido Viola definì “uno dei più gravi scandali della Repubblica, una delle più incredibili truffe ai danni dello Stato e dei contribuenti” e che una delle maggiori testate giornalistiche nazionali definì “una truffa che, come emerge in modo inconfutabile dai documenti, è stata, se non gestita, certamente seguita in ogni passo da almeno un Presidente del Consiglio (Giulio Andreotti) e due Ministri del Tesoro (Emilio Colombo e Giovanni Malagodi)”.
Una vicenda i cui intrecci non sono mai stati completamente dipanati e che ricorda da vicino scandali più noti come la Lockheed
Gli autori:
Pietro Lonati, bergamasco, classe 1956, dopo gli studi classici presso il liceo Paolo Sarpi e la Laurea in giurisprudenza si è avviato alla professione legale. Nel 1986 ha cominciato a occuparsi di computer e di applicazioni informatiche. Negli anni ’90, la sua attività si è concentrata progressivamente sulle applicazioni per la borsa e le operazioni online sui mercati finanziari, che hanno finito con il divenire il suo esclusivo campo di interesse professionale. Attualmente vive a Roma, dove si occupa di analisi del mercato dei cambi e dei relativi software. E’ da sempre un grande appassionato di musica classica e di aviazione. La biografia di Gianni Caproni è il suo primo libro.
Mario Pacelli, nato a Roma, è laureato in giurisprudenza. Procuratore legale, nel 1966 ha conseguito la libera docenza in Istituzioni di diritto pubblico e ha insegnato nelle università di Firenze, Camerino e Roma, oltre che presso la Scuola superiore della Pubblica Amministrazione e quella del Ministero degli Interni. Per 32 anni funzionario della Camera dei Deputati, è stato segretario delle Commissioni parlamentari Difesa e Lavori pubblici, Consigliere Capo del Servizio Commissioni Bicamerali, Segretario della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia, e Sovraintendente dell’Archivio storico. Ha svolto incarichi di primo piano presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero della Sanità, il Ministero dei Beni culturali, dei Trasporti, e del Commercio con l’estero. Hapubblicato numerosi saggi di Diritto pubblico e di storia parlamentare. Con Graphofeel Edizioni ha pubblicato Cantiere Italia (2012), Dossier Andreotti (2013) e Gianni Caproni e l’aeronautica militare italiana (2015). Ha raccontato la sua esperienza professionale di funzionario parlamentare in “Storia dell’Italia repubblicana” (Giappichelli 2015).