Estremismo o follia? Parte il ricovero

chardondueSe la notizia è definitivamente confermata è preoccupante.

Il 14 maggio, il sindaco UMP di Venelles, nel Sud della Francia, Robert Chardon ha espresso in quattro tweet l’auspicio di “vietare il culto musulmano in Francia”. Oggi stesso L’UMP, il partito di centro-destra, ha lanciato una procedura d’esclusione “per propositi assurdi che non corrispondono in alcun modo ai valori ed ai progetti dell’UMP”. Lo ha dichiarato all’agenzia AFP la vicepresidente del partito Nathalie Kosciusko-Morizet.

E’ vero che Chardon ha tenuto dei propositi intollerabili aggiungendo anche che “chi pratica l’Islam deve essere ricondotto alla frontiera”. E’ vero anche che ha proposto di modificare la Costituzione per proclamare che “la Repubblica favorisca la pratica della fede cristiana”. I politici si sono dissociati in massa, l’opinione pubblica non ha per nulla apprezzato.

Fin qui ci siamo. Di propositi estremisti e pericolosi, inquietanti ed intolleranti se ne sentono ogni giorno di più.

Da settimane in Francia non si fa altro che parlare fin troppo della crisi famigliare dei Le Pen con il patriarca che ha ritirato fuori il peggio delle sue dichiarazioni antisemite. Purtroppo non è il solo e sono tutti “sani di mente”. Non si può nascondere nel termine “follia” quel che ci fa paura.

Richard Chardon deve essere sanzionato, espulso dal partito ed anche sollevato dal suo ruolo di sindaco, procedure peraltro già in corso, poiché le sue dichiarazioni vanno contro i valori repubblicani, sono segno di intolleranza e se lasciati correre possono aprire uno spiraglio a chi vuole infilarsi in questi ragionamenti folli.

Folli ed assurdi appunto ma l’altra notizia grave, per quanto intollerabili siano le dichiarazioni di Chardon, è che il sindaco è stato ricoverato su richiesta della famiglia: “un ricovero d’ufficio sulla base dell’incoerenza dei suoi propositi”.

Se veramente si sta procedendo ad un ricovero coatto oltre alle misure di espulsione dal partito allora ci troviamo di fronte ad una notizia veramente grave.

Innanzitutto non si può giustificare tutto con la follia. Se neanche per la maggior parte degli omicidi non si può invocare la follia perché lo si dovrebbe fare per i propositi dissennati e vergognosi di un sindaco?

Peggio ancora, se si comincia a richiedere il ricovero obbligatorio per i “propositi tenuti” significa che si può andare incontro a qualunque tipo di derapage che ricorda tempi bui ed attuali regimi dittatoriali che non devono essere in alcun modo imitati. Rischiamo di ritrovarci la gente in manicomio perché scomoda. Esistono leggi che possono essere invocate nel caso in cui i suoi propositi rappresentino un reato ma se i fatti sono questi è ingiustificabile un trattamento sanitario obbligatorio che potrebbe creare un pericoloso precedente.

A meno che il ricovero abbia ragioni più valide che dei propositi razzisti come una malattia mentale, una grave depressione che lo rendano pericoloso per se stesso e per gli altri o per una malattia che necessiti cure mediche ospedaliere.

Luisa Pace

 

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