A denunciarlo è Antonio Turri, Presidente nazionale dell’Associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione”, tramite le pagine del giornale dell’associazione stessa.
“Cari Amici – scrive Turri -, di ritorno da Caserta dove si è costituito il Circolo Provinciale della nostra associazione, sono stato informato dei nuovi fantasmagorici attacchi fatti a molti di noi.
Da Persone fermamente convinte che le questioni giuridiche e le denunce penali hanno come sedi competenti gli uffici di Polizia, le Procure della Repubblica e i Tribunali, vi informo che al più presto i nostri legali eserciteranno quanto previsto dalle leggi. Come da Statuto la rappresentanza legale, la tutela degli interessi giuridici dell’associazione e dei singoli iscritti compete alla Presidenza che la esercita non certo sui social network ma nelle sedi preposte.
Le strutture statutarie dell’associazione saranno informate cosi come già avvenuto in precedenza. Per quanto riguarda l’azione politica fatta in questi anni, con risultati oggettivamente rilevanti, a contrasto dell’azione nefasta delle mafie e della politica corrotta, continuerà anche in questo caso, nelle sedi competenti.
Già dalle prime ore di domani i nostri iscritti e le strutture territoriali daranno le risposte sui temi della collusione tra mafia, politica e pezzi dei pubblici poteri. Un abbraccio a tutti voi”.
Non abbiamo ancora avuto modo di verificare cosa abbia spinto il Presidente nazionale dell’Associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione” a valutare l’ipotesi di un’eventuale azione legale in risposta agli attacchi all’Associazione e agli iscritti. Non v’è dubbio però che la crescita di questa associazione stia dando non poco fastidio a diversi soggetti che ritengono di poter monopolizzare i temi della legalità e dell’antimafia.
Purtroppo, il più delle volte si tratta di soggetti che su questi temi costruiscono la propria visibilità e le proprie fortune.
In attesa di poter conoscere i fatti, esprimiamo la nostra solidarietà al Presidente Turri, ai rappresentanti dell’Associazione e a tutti gli iscritti, dando la disponibilità del nostro giornale a seguire attentamente la vicenda informandone l’opinione pubblica.
Gian J. Morici