Gesto all’apparenza inspiegabile quello accaduto l’altro ieri pomeriggio in Piazza del Mercato a Vigevano, e che ha impegnato i Carabinieri della città ducale per gli accertamenti del caso. Una studentessa 14enne è stata aggredita violentemente da tre 16enni che l’hanno percossa e spintonata a terra, causandole lesioni.
Alla base del gesto ci sarebbe la “marcatura del territorio”, nel senso che le tre minori si sarebbero giustificate con il fatto che la 14enne vittima dell’aggressione, si sarebbe macchiata ai loro occhi, di aver passeggiato con insistenza, lungo gli itinerari da loro considerati esclusivo “territorio di caccia” (inteso il corteggiamento nei confronti dei giovani di sesso opposto frequentanti la zona) e dello “struscio” pomeridiano e dei giorni festivi. Alle ore 17.00 del 14 gennaio, all’uscita della scuola, veniva avvicinata dalle tre “bulle” e con forza, condotta nei pressi del locale ufficio anagrafe. Lì si consumava l’aggressione fisica, accompagnata da insulti e minacce.
La 14enne veniva ripetutamente colpita da due 16enni, mentre la terza complice si occupava di tenere lontani gli eventuali compagni di classe della giovane, testimoni di ciò che stava avvenendo. La 14enne infine, veniva soccorsa da due anziani passanti che spaventati dalla violenza dell’episodio, riuscivano a far “scappare” le tre studentesse 16enni, provvedendo a contattare i genitori della giovane, che nel frattempo veniva trasportata a bordo di un’ambulanza presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale della città ducale.
Gli stessi genitori denunciavano l’accaduto ai Carabinieri del Comando Stazione di Vigevano che tempestivamente, procedevano a raccogliere gli elementi necessari all’identificazione delle 16enni, a fermarle e a chiarire i termini dell’aggressione. In particolare, sulla scorta delle testimonianze, raccolte anche in ambito scolastico, tra studenti e docenti, e che hanno chiarito trattasi di un brutto episodio di bullismo, i militari, questa mattina, hanno proceduto a segnalare all’Autorità Giudiziaria per i Minori di Milano le tre studentesse per il reato di concorso in lesioni personali aggravate, ingiuria e minaccia.