A dare il via alla campagna SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia neurodegenerativa dell’età adulta, che comporta la perdita progressiva dei motoneuroni spinali, bulbari e corticali, ovvero le cellule nervose del cervello. Tale situazione determina la compromissione della muscolatura volontaria, fino ad arrivare al coinvolgimento delle funzioni vitali ) è stato Pete Frates, ex giocatore di baseball che sta facendo di tutto per combattere la Sla e sensibilizzare l’opinione pubblica nella lotta a questa terribile malattia. Un’appello che vede in Ice Bucket Challenge, un gesto di partecipazione, di solidarietà. Simile catena di Sant’Antonio, bisogna filmarsi mentre ci si getta dell’acqua gelata in testa, dicendo di aderire alla campagna di raccolta fondi per la lotta alla Sla. Chi si versa l’acqua gelata in testa nomina tre persone che dovranno fare la stessa cosa. Chi non accetta, paga pegno, facendo una donazione all’associazione. Chi si versa l’acqua in testa, spesso versa comunque l’offerta. I vip di casa nostra, ( giocatori famosi, attori, cantanti, etc) hanno scelto di partecipare alla sfida, ognuno a suo modo, chi in bikini, chi sotto la secchiata con chitarra, chi come la cantante Shakira ha chiesto nientepopodimeno che a Papa Francesco, di gettarsi in testa una secchiata d’acqua gelata. Immediata la risposta del Papa:“Un cristiano sa dare. La sua vita è piena di atti generosi, ma nascosti verso il prossimo”. Condivido. In America, Ice Bucket Challenge funziona talmente bene che ha già raccolto circa 32 milioni di dollari. In Italia? Oggi c’è molta ignoranza su questa terribile malattia, anche le istituzioni ne sanno ben poco. Visto che anche il Premier Matteo Renzi , (nominato da Fiorello) ha deciso di fare la doccia gelata potrebbe farsi promotore di una legge al fine di defiscalizzare le donazioni. Mi piacerebbe che oltre ad “apparire”, i politici facessero qualcosa di concreto. Purtroppo ad oggi, non c’è un euro pubblico per la ricerca su malattie neurodegenerative, solo fondi privati. Non ci rimane che “sorbirci”un protagonismo che sembra un po’ “scocciare” tutti. Per i “comuni mortali” non è necessario fare una doccia pubblica, per fare un’offerta a favore della SLA, basta visitare il sito http://www. aisla. it/ per comprendere che bisogna fare in fretta, per sconfiggere la “Stronza” come disse Stefano Borgonovo ex calciatore morto di Sla, magari senza tanti protagonismi.
Aldo Mucci