Da tempo, e nel preoccupante silenzio delle autorità, gli ebrei francesi sono oggetto di aggressioni sempre più violente da parte di estremisti musulmani spesso appartenenti a gruppi che in più nazioni, Francia compresa, vengono etichettati come “organizzazioni terroristiche”.
Fanno sorridere amaramente i proclami dei politici francesi, delle forze dell’ordine e, ancor più, quelli diramati dai vertici dei servizi segreti, che dopo i recenti fatti di Bruxelles, hanno allontanato dal paese un algerino sospettato di “essere vicino” ad organizzazioni terroristiche.
Evidentemente neppure i servizi segreti del paese si sono mai accorti di come la Francia sia base di organizzazioni estremiste, alle quali aderiscono centinaia di persone, che si pongono come obiettivo quello di realizzare uno Stato-Sharia, tra queste, “Sharia4”, l’organizzazione salafita radicale nata in Belgio.
L’organizzazione, che in alcune nazioni, come nel caso di sharia4america, sostiene di essere pacifista e, tra gli scopi sociali, prevede il favorire il dibattito tra i musulmani e non violenti non-musulmani, dichiarandosi in quei paesi contraria all’introduzione della sharia. In Francia invece promuove la creazione di tribunali islamici, camuffati da “Centri di Servizi e di orientamento islamico”. Così come riportato dal loro stesso sito, l’associazione riconosce “che i tribunali miscredenti non saranno necessariamente d’accordo con questa idea” e mette in guardia quanti sono gelosi o critici nei loro confronti. Aggiunge senza mezzi termini di monitorare chi la pensa diversamente nonché “siamo in un periodo di fine dei tempi e il giorno della resa dei conti è vicina”.
Ultimo esempio di come in Francia si stia sottovalutando il crescente antisemitismo e il rischio terrorismo: quello di domenica quando a Parigi, in Piazza della Bastiglia, a seguito dei recenti avvenimenti verificatisi nella striscia di Gaza, gruppi di estremisti islamici hanno dato luogo ad una manifestazione anti-israeliana utilizzando come slogan “morte agli ebrei” ed inneggiando ad Hitler.
La manifestazione, violenta, all’insegna del sostegno ad Hamas e ai Fratelli Musulmani, ha costretto centinaia di ebrei parigini a rimanere rinchiusi all’interno di una sinagoga fino alle ore 21:00, quando finalmente sono intervenute le forze di polizia e gli appartenenti alla comunità ebraica sono stati liberati. Una manifestazione simile, anche questa violenta, si è tenuta nella città di Marsiglia.
Secondo Ron Agam, artista ebreo francese che vive a New York, il quale ha stigmatizzato l’inefficienza e il dilettantismo delle forze dell’ordine francesi, quanto accaduto a Parigi è estremamente grave.
A prescindere dalle forti tensioni in atto in Medio Oriente, che hanno dato la stura alla manifestazione anti-israeliana e alle violenze, non v’è dubbio che molti paesi, tra i quali la Francia, sembrano ignorare il legame sempre più saldo che esiste tra terrorismo islamico e antisemitismo.
Tranne che non si voglia la nascita di mini Stati-Sharia in Europa e quella dell’instaurazione di tribunali islamici, i governi delle nazioni europee farebbero bene ad attenzionare maggiormente le organizzazioni più estremiste.
Non servono certo i servizi segreti per rendersi conto di come in Francia tali organizzazioni agiscano apertamente dichiarando i loro scopi statutari a facendo molti proseliti sui social network. Evidentemente i servizi segreti francesi – così come gli organi stampa – sono tanto segreti che neppure loro sanno quello che accade nel paese.
Gian J. Morici