Perchè pagare per rischiare la vita per attraversare deserti e subire prigionie e torture, rischiarla nuovamente per viaggiare su una carretta del mare, pagare per ottenere falsi documenti e cittadinanze per poi vivere con l’angoscia di essere scoperto, cacciato via perchè clandestino, arrestato e tradotto nel paese dal quale eri fuggito? Certo, se sei soltanto un piccolo criminale o un disperato qualsiasi la clandestinità sarà ancora l’unica via che potrai percorrere.
Mettiamo però il caso che tu sia un boss mafioso, un terrorista che fa parte di una ricca organizzazione, un dirigente politico che ha derubato il suo popolo, un super-truffatore che ha un po’ di denaro da spendere per fuggire da un paese asiatico o soltanto per infiltrarsi negli Stati Uniti o n Europa. In questo caso, cambia tutto.
Ad offrirti passaporto e cittadinanza che ti permetteranno di raggiungere l’Europa fuggendo dal tuo paese, ci pensa il governo di Malta.
In tempo di crisi, quando il Pil di una nazione tende a scendere con facilità, qualsiasi cosa porti un po’ di denaro contante nelle casse dei governi può rappresentare un’occasione da non perdere. Ecco dunque che Malta offre la “cittadinanza cash”, un progetto che nel sollevare perplessità ed indurre timori ai governi delle altre nazioni, permetterà a chiunque di avere un nuovo passaporto, una nuova cittadinanza. Chiunque? Non proprio. Per ottenere il prezioso passaporto che ti apre la via verso l’Europa dovrai spendere circa 1,5 milioni di dollari.
Una cifra piuttosto elevata ma che non ha impedito a centinaia di soggetti provenienti da paesi come la Libia, l’Iraq, gli Emirati Arabi, la Cina e la Russia, di avviare l’iter per ottenere cittadinanza e documenti.
Tolti alcuni paesi , tra i quali quelli facenti parte agli Emirati Arabi Uniti, c’è da chiedersi quanti siano i miliardari provenienti da stati controllati da regimi totalitari che in teoria, ma soltanto in teoria, non avrebbero permesso l’accumulo di tante ricchezze.
L’esame degli interessati a rientrare nel programma di cittadinanza per contanti, avviato da Malta nel mese di febbraio, è stato affidato ad una società privata che sta guadagnando milioni di euro in commissioni. Un programma simile era già stato avviato da tempo negli Stati Uniti, dove con un milione di dollari investiti nella creazione di attività che creassero posti di lavoro per i cittadini statunitensi, si può ottenere un permesso di residenza.
Criteri ben diversi da quelli adottati da Malta, visto che negli USA l’obiettivo è quello d’incentivare investimenti produttivi e senza per questo concedere garanzie, quali la cittadinanza, che consentirebbero all’investitore straniero di potersi liberamente muovere in tutto il territorio statunitense senza essere soggetto a controlli.
Malta, in questo modo, offre invece la possibilità a chiunque di muoversi liberamente in Europa decidendo poi dove vivere e lavorare. Unico vincolo l’ottenimento del passaporto soltanto dopo un anno dall’acquisizione della residenza.
La cittadinanza maltese aprirebbe così la via verso 27 paesi europei e 69 fuori dall’Unione Europea che non richiedono il visto a cittadini europei, a quanti provenendo da paesi i cui cittadini sono costretti a severi controlli dovrebbero richiedere autorizzazioni che potrebbero essere loro negate.
Nonostante l’azienda che sta esaminando i candidati (la Henley & Partners, una società di consulenza) afferma di garantire un accurato screening che impedisca a criminali e terroristi di ottenere la cittadinanza maltese, escludendo già a priori candidati iraniani e siriani a causa delle sanzioni internazionali imposte contro quei paesi, il progetto, già in fase avanzata di accettazione delle richieste, nel suscitare la perplessità di Stati Uniti ed Unione Europea, ha sollevato non poche critiche da parte dell’opposizione di governo, visto che per una disposizione nella legge viene permesso anche a chi ha precedenti penali di ottenere la cittadinanza, a discrezione del ministro degli interni, se l’agenzia maltese che ha la supervisione del programma si ritiene soddisfatta dalle garanzie date dal candidato.
Una disposizione assai discutibile e che potrebbe trasformare Malta nel nuovo Eldorado del riciclaggio e nella porta d’ingresso all’Europa per migliaia di criminali e terroristi.
Gjm