Milano – “Basta follie, il paese ha bisogno di sanità politica ancor prima che economica!”
Il coordinatore di FARE per Fermare il declino, Michele Boldrin interviene sui recenti arresti nel Veneto denunciando l’evidente incapacità della politica di dare le risposte necessarie: “Da una parte abbiamo la follia ingenua di credere che le slide del giovane sindaco siano la soluzione a vent’anni di malgoverno, con la costante presenza però di uno Stato sempre più oppressivo tramite fisco, regole, proibizioni ed intrusioni e capace di alimentare solo rifiuto, alterità e ostilità da parte dei cittadini: un Rinascimento (a parole) che continua (nei fatti) a finanziare e proteggere privilegi, trascurando la stragrande maggioranza dei servizi essenziali o fornendo, quando lo fa, servizi di bassissima qualità.
Dall’altra c’è invece la follia lucida, per quanto illusoria, di correggere uno Stato inefficiente e parassita con una rivolta popolare che generi, altrove, uno Stato alternativo al primo e quindi “buono” per definizione, solo perché “linguisticamente” altro dal precedente, visto come “invasore”.
La follia più pericolosa è poi la difesa d’ufficio offerta da Salvini, degna del ritorno alle ampolle sacre e ai riti celtici leghisti che tante energie ed entusiasmi hanno sprecato illudendo i cittadini del Nord Italia per poi tradirli, rendendo ancor più drammatica la questione settentrionale.”
Conclude Boldrin: “Se l’inchiesta dei carabinieri ed i conseguenti arresti siano o meno giustificati, lo decideranno i tribunali. I problemi del Veneto e del paese non si risolveranno mai con i corazzati in piazza, per quanto simbolici e carnevaleschi possano questi essere: la Questione Settentrionale esiste, e merita priorità nell’agenda politica.
La soluzione? Alle finte riforme che Renzi copre con vere barzellette non si risponde con i finti carri armati dei serenissimi, ma con la politica del Fare invece che dello straparlare.”