I finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma e del Comando Provinciale di Napoli, sulle tracce dei falsari da tempo, hanno scoperto, nel retrobottega di un alimentari, un laboratorio clandestino, attrezzato con sofisticati macchinari off set professionali, in grado di falsificare migliaia di esemplari di euro al giorno.
I responsabili, due incensurati campani, sono stati arrestati mentre erano ancora intenti a stampare le banconote; 1.800.000 Euro in pezzi da 10 e 36.000 Euro in pezzi da 50 erano già pronti su 18.000 fogli di carta filigranata ancora da tagliare. Il materiale già in macchina avrebbe consentito lo spaccio di almeno altri 3.000.000 di Euro.
Ma quella scoperta dalle fiamme gialle era una vera e propria “centrale del falso”. Non solo banconote; in quel retrobottega venivano clonati anche francobolli, attestati di partecipazione a corsi sulla sicurezza, titoli di trasporto pubblico e persino abbonamenti per l’ingresso allo stadio San Paolo.
Le fiamme gialle hanno anche sequestrato 2300 fogli di carta filigranata, pellicole con gli ologrammi per la riproduzione delle caratteristiche di sicurezza delle banconote, cliché vari, placche metalliche e tessere personali di riconoscimento delle Forze di Polizia, su alcune delle quali era stata già impressa l’immagine di uno degli arrestati.
Ad una prima analisi la fattura delle banconote rinvenute risulta di buona qualità grazie anche alla riproduzione fedele degli ologrammi, del filo di sicurezza e della striscia argentea ologrammata che costituiscono le principali caratteristiche di sicurezza delle banconote.
Sequestrate anche una Beretta calibro 9 x 21 e due armi giocattolo prive del tappo rosso.