
L’ennesimo decreto della vergogna è stato licenziato dal governo nazionale il 23 dicembre e battezzato in neolingua: “svuotacarceri”. Il decreto prevede, tra l’altro, oltre a dei notevoli sconti di pena, anche il lavoro esterno dei detenuti esentasse, di cui godranno quasi totalmente imprese vicine a Comunione e Liberazione; e poi i “braccialetti d’oro”, quei prodigiosi arnesi tecnologici per impedire la fuga che ci sono costati finora l’ira di Dio, grazie agli appalti concessi a quella Telecom che ha poi magicamente assunto il figlio della Cancellieri. Un appalto da 512 milioni di euro sottoscritto proprio dalla Cancellieri, e annullato dal Tar secondo cui la convenzione con la Telecom restava efficace fino al 31 dicembre 2013. Il decreto del Ministro della Giustizia Cancellieri non svuota solo le sovraffollate carceri italiane, ma “salva” soprattutto l’appalto deciso dal Ministro dell’Interno Cancellieri nel 2011. Perché con lo “svuota carceri” i braccialetti diventano adesso uno strumento necessario per i quali si chiede “una maggiore disponibilità”. E, probabilmente, senza questo decreto dal primo gennaio 2014 Telecom avrebbe perso il contratto del “braccialetto d’oro”.
Così il figlio della Cancellieri è preposto al controllo del funzionamento di tali braccialetti; con tanto di contratto, quello fatto stipulare dalla mamma ministro con Telekom, allorquando ha commesso un chiarissimo abuso d’ufficio a fini patrimoniali (il contratto milionario del figlio con Telekom, appunto!), quando, tra l’altro, era Ministro dell’Interno e non della Giustizia e perciò non era il ministro competente a stipulare tali contratti. Contratto stipulato al posto dell’allora ministro della Giustizia, Severino, che denunciò questo abuso della Cancellieri. Abuso denunciato anche dalla Corte dei Conti. Ma adesso abbiamo capito perché quei braccialetti erano importanti ; per assicurare alcuni milioni di euro al figlio della Cancellieri! E così, anche questa volta viene assestato un nuovo colpo milionario da parte della famiglia Cancellieri-Peluso che fa il paio con lo scandalo Fondiaria SAI, quando i Ligresti, tutti quanti arrestati, con le loro società hanno assicurato una liquidazione d’oro, 5 milioni di euro, al figlio della Cancellieri, Piergiorgio, per un anno di lavoro, si fa per dire, di duro lavoro! Adesso, la potente mamma ha fatto accasare, ancora una volta il proprio di figlio in Telekom, a colpi di non meno di 600 mila euro l’anno e sempre con le solite clausole rescissorie che prevedono una liquidazione d’oro! Il diletto figliolo della Cancellieri, Piergiorgio Peluso, grazie sempre a sua madre, può continuare a fare incetta d’incarichi milionari! Alla faccia dei nostri figli disoccupati e dei giusti compensi! I nostri figli si devono accontentare, anche se laureati e specializzati, nel migliore dei casi, di lavori pagati qualche centinaio di euro al mese. Il figlio della Cancellieri, di cui non conosciamo le sue incommensurabili capacità, invece ci sa fare.
Salvatore Petrotto
Questo altissimo pezzo di giornalismo e’ talmente pieno di falsità e approssimazioni che neanche perdo tempo a rispondere. Spero che le sue farneticazioni vengano lette (ho i miei dubbi ahimè ) dagli interessati che provvederanno certamente a querelarla. Disinformazione allo stato puro. E’ riuscito a dire scemenze sulle carceri, sui braccialetti elettronici, sul lavoro del figlio della cancellieri, sul suo stipendio, sui meccanismi di golden parachute , sul reato di abuso d’ufficio, sulle prerogative del ministro dell’interno e di grazia e giustizia. Insomma ha detto solo cazzate! Dica la verità, vota 5 stelle vero?
Io non so chi Lei sia!
Una cosa è certa che non mi sono piegato, dopo 51 anni, prossimo ai 52, al cospetto dei potenti di turno!
Spero che Lei sia degno della vita che ha fin qui vissuto!
Altrimenti vada in tutte le Procure ed i Tribunali d’Italia e si associ al sottoscritto nel denunciare le ormai migliaia di miliardi di truffe allo Stato ed all’Unione Europea consumate da Banche, Società finanziarie e politici accondiscendenti!
Vada in Questura!
Nella prima Questura che Le capita a portata di mano e denunci questo suo caro mondo…!