Tra pesci (tali credevano di essere): “Ti confido un segreto, però, mi raccomando, acqua in bocca…”. Così deve aver detto il Trota allo squalo quando acquistò la laurea a Tirana. Peccato che a ficcare il naso negli affari di famiglia ci abbiano pensato gli inquirenti con l’inchiesta sull’utilizzo dei fondi pubblici della Lega.
Ad aggravare la situazione, il ministro dell’Interno albanese Samjr Tahiri, che, dopo l’iscrizione al registro degli indagati di una decina gli studenti italiani – tra i quali il Trota – per aver conseguito una laurea senza aver mai seguito le lezioni nelle università private albanesi, ai microfoni di Radio 24 ha dichiarato: “Non vogliamo il turismo delle lauree comprate: questi studenti fantasma sono indagati per corruzione, abuso d’ufficio e altri reati”.
“Siamo fritti!” – gridarono terrorizzati i calamari.
Gjm