Decade Berlusconi. Scriviamone oggi, nei prossimi giorni sarà il tema della settimana.
Ho la fondatissima e condivisa impressione che qualche procura,piú o meno con giustificate motivazioni,abbia preparato il gabbiotto di caccia al Cavaliere.
Quando mai capiterà di poter impallinare un esemplare unico di “specie protetta” messo fuori dal “branco” di suoi consimili dopo 20 anni di strapotere ?
Apparentemente mai assoluto,visto che metà dei partiti (e dei relativi elettori) ha fatto finta di combatterlo. Salvo poi sostenerlo,palesemente o meno,con forme di opposizione “tiepidissima” nel periodo di maggior fulgore o di “compartecipazione” con gli ultimi governi Monti e (all’inizio) Letta.
Qualcuno pensa davvero che Berlusconi potesse finire in “fuorigioco parlamentare” senza l’intervento della magistratura ?
Ora per il Caimano arriva la resa dei conti, quella della realtà non quella del film. Anche perché il vecchio signore è palesemente sdentato. Ne fanno prova le dichiarazioni di ieri con appello alla generosità degli avversari di sinistra e cinquestellati. Piú che di un gladiatore implorante la grazia all’imperatore Napolitano,mi ha dato l’impressione di un tacchino (mi perdoni il pennuto) in preparazione del cenone.
Ci mancava piangesse e,forse,avrebbe trovato piú italica comprensione tra gli spettatori.
Che,a dire il vero,per consistente parte ce ne freghiamo della sua sorte.
Come di quella del governo Napolitano-Letta-Alfano e di tutti i partiti ed esponenti politici presenti in parlamento.
Decada domani Berlusconi,lo arrestino dopodomani. Cosa volete facciano i mercenari al suo servizio ?
Figurati i Brunetta che protestano in piazza!
Mi preme ricordare,dato che non ho mai votato per Berlusconi e sono pure astensionista dichiarato,che non cambierà nulla per noi.
Sono state e sono faide interne al potere. Al sistema partitocratico ed alle sue espressioni. Finanziarie,sociali e della informazione. Cosa volete muti con la uscita di scena (peraltro non certa) del Cavaliere ?
Niente, niente di niente.
Dal palco devono uscire tutti i protagonisti, vecchi e nuovi,di questa democrazia malata.
Che sta contagiando un intero popolo con il virus della povertà dilagante.
Come fare ? Chi non condivide questo tipo di analisi e considerazioni continui a sostenere,con il voto e la contiguità,il regime partitocratico.
Chi ritenga di non volerlo e poterlo piú supportare si allontani sempre piú da esso,in tutte le maniere.
Prima o poi i nodi verranno al pettine e questa gran massa di persone troverà in se stessa gli anticorpi necessari al cambiamento.
Allora ne vedremo delle belle.
Vincenzo Mannello