“Non abbiamo bisogno di task force ma di azioni concrete da parte dell’Unione europea e degli Stati membri: il che vuol dire mezzi, energie e risorse economiche. Altrimenti un pezzo d’Europa sarà sempre più lontana dal popolo europeo”. A dirlo è il deputato europeo Salvatore Iacolino, vicepresidente della commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni, che oggi interverrà per conto del Ppe alla seduta plenaria del Parlamento europeo.
“Le politiche sull’immigrazione – aggiunge Iacolino – devono essere ispirate alla solidarietà e alla condivisione tra gli Stati membri dell’Ue. Per superare l’emergenza non basta soltanto una grande operazione Frontex per il “salvataggio sicuro” dei migranti, come annunciato dalla commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstrom. Dopo l’accoglienza, i migranti vanno presi in carico da tutta l’Europa”.
“Altrimenti – conclude Iacolino – gli sbarchi e le richieste di asilo, passata l’eco della strage di Lampedusa, resteranno problemi esclusivamente degli Stati membri rivieraschi”.