“Il 7 e 8 ottobre in Lussemburgo, al prossimo Consiglio europeo, l’Italia deve battere i pugni per rilanciare il tema della solidarietà e della condivisione degli oneri fra gli Stati membri per fronteggiare l’emergenza flussi migratori nel Mediterraneo”. È quanto afferma il deputato europeo del Ppe, Salvatore Iacolino, vicepresidente della commissione per le Libertà civili, la Giustizia e gli Affari interni, all’indomani della tragedia di Scicli (Ragusa), in cui hanno perso la vita 13 profughi. “Esprimere cordoglio per le morti è un atto doveroso – sottolinea Iacolino – ma le Istituzioni devono fare di più, a cominciare dall’Ue. È necessario punire in modo esemplare gli scafisti che hanno costretto i migranti a scendere dal barcone a frustate, trovando la morte nel Mediterraneo. La repressione però, una volta per tutte, deve essere accompagnata da politiche migratorie, ispirate alla prevenzione e alla governance dell’immigrazione, efficaci e dissuasive”.
Lo scorso 11 settembre, a Strasburgo, nel corso di un incontro con Cecilia Malmström, Commissario europeo per gli Affari Interni, Iacolino ha avanzato alcune richieste: una politica euromediterranea che garantisca maggiore cooperazione con i paesi frontalieri; il potenziamento dell’agenzia Frontex e l’attivazione di Eurosur per aumentare la capacità di sorveglianza dei flussi migratori; la revisione del regolamento di Dublino per i richiedenti asilo e una modifica della direttiva europea per la protezione temporanea dei rifugiati, per consentire ai paesi sottoposti a continue pressioni migratorie di ridurre il peso dell’emergenza facendo leva sul concorso responsabile ed obbligatorio di tutti gli Stati membri.
“Per quanto riguarda infine l’aspetto legato ai fondi europei – conclude Iacolino – il governo italiano, in sede di Consiglio Europeo del 7-8 ottobre, ha la possibilità di negoziare alcuni milioni di euro per gestire l’eccezionalità degli sbarchi e garantire maggiore assistenza e accoglienza ai migranti anche attraverso misure compensative in favore dei comuni maggiormente esposti a pressione migratoria. Attendiamo il Commissario per gli affari interni Malmström in plenaria il 9 ottobre a Strasburgo, al dibattito che ho ottenuto in Parlamento con il sostegno del Gruppo PPE, per stanare la Commissione Europea sulle cose concrete da fare per evitare altre tragedie come quella di ieri”.