Riceviamo e pubblichiamo:
Sono trascorse poche ore dalla tragica fine dei migranti morti annegati a Catania. A pochi metri dalla riva, dopo essersi gettati in mare dal peschereccio arenatosi a poca distanza dal porto.
Sul dramma abbiamo già sentito e letto parole a sufficienza. Da Papa Francesco a Letta, da Crocetta a Bianco (sindaco della città). La presidente della Camera, esprimendo il proprio dolore assieme alla ministra Kyenge, ha ringraziato la Sicilia “civile ed accogliente”. Con il perentorio ordine all’Europa di “perseguire i trafficanti di vita”.
Siamo tutti (piú o meno) d’accordo.
È uno schifo per l’umanità che persone sfruttino e mandino a morte migliaia di migranti per far soldi.
Ne parleremo in altra occasione.
Ma quello su cui intendo richiamare l’attenzione è un altro problema. Completamente ignorato dalle istituzioni.
La sicurezza.
Sto rimarcando qualcosa di cui non ho né letto né ascoltato e neppure visto.
Andiamo al sodo. Un barcone, neppure tanto piccolo è arrivato, con un carico di 100 persone, a pochi metri dal bagnasciuga. Anzi, ci è proprio finito sopra. Dove ? A brevissima distanza dalla imboccatura del porto, a poche centinaia di metri dalla pista di atterraggio dell’aeroporto di Fontanarossa.
Chi conosce Catania sa che il luogo della tragedia si trova ad un passo dal centro città. I migranti, sbarcati, si sarebbero sparpagliati e spersi in pochi attimi. E, viste le cose italiane, non li avrebbe trovati nessuno se loro stessi non lo avessero voluto.
I migranti…..,ma se fossero stati terroristi ?
Qualcuno si è posto il problema ?
Porto, aeroporto, centro storico. Non sono obbiettivi “sensibili” ?
E se qualcuno avesse voluto attentare ai 12.000 crocieristi che in quelle ore attraccavano a Catania ?
Se un commando di una qualunque delle bande presenti in Africa e Medio Oriente avesse progettato di impadronirsi dello aeroporto, arrivando dal mare, non sarebbe stata una sorpresa riuscita ?
Per non parlare del fatto che neppure tanto lontana è la odiatissima base americana di Sigonella. Con annessi civili e militari Usa.
La presidente Boldrini, la ministra Kyenge, il sindaco Bianco, Crocetta, Letta e tutti gli altri politici sono stati appena sfiorati da questa domanda ?
Come è possibile arrivare nel centro di una città e dentro le infrastrutture a rischio senza che nessuno se ne accorga ?
Pattugliatori, navi da guerra, motovedette, aerei antisom, satelliti e quanto altro, cosa ci stanno a fare ?
Aspetteranno Boldrini e Kyenge che a qualche malintenzionato passi per la testa di come sia facile colpire l’Italia per esternare (speriamo mai) dopo indignazione e condanna ?