Rapine, furti e estorsioni erano le attività principali della banda fermata oggi dai poliziotti del commissariato di Ostuni (Brindisi) che hanno arrestato 12 persone (otto in carcere e 4 ai domiciliari).
Molte altre le accuse che pendono sui componenti del gruppo criminale: associazione per delinquere, usura, spaccio di stupefacenti e banconote false, diffusione di capi di abbigliamento contraffatti.
Dalle indagini, iniziate 2 anni fa, è emerso che a capo dell’organizzazione c’erano due fratelli, mentre le attività venivano gestite praticamente da tre donne; una di queste si occupava prevalentemente di usura mentre un’altra pensava alla diffusione del denaro falso.
Nell’inchiesta sono coinvolti anche pregiudicati della zona di Ostuni, legati al contrabbando, e personaggi insospettabili come il titolare di una tabaccheria nel centro della “Città bianca”.
I prestiti venivano effettuati anche a pensionati che avevano bisogno di denaro, che dovevano poi restituire le somme a tassi usurari.
