“Vorrei sottolineare il fatto che la richiesta di incremento dell’addizionale Irpef per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, non è una proposta del governo regionale ma di quello nazionale.
E’ proprio con quest’ultimo che intendiamo negoziare fino in fondo la possibilità di utilizzare altri strumenti poiché, è nostra valutazione che attualmente la pressione fiscale sia diventata insostenibile e, pertanto, siamo molto più favorevoli al fatto che il governo nazionale conceda alla Sicilia il prestito per il pagamento delle imprese
trattenendolo dai trasferimenti destinati alla Regione.
E’ ovvio che se tale misura non venisse accettata dal governo centrale, a quel punto, le forze parlamentari siciliane e le forze sociali dovranno decidere se accettare il provvedimento, che in ogni caso mette in circolazione un miliardo di euro immediatamente per l’economia siciliana in contropartita di un piccolo incremento, oppure rinunciare a tale misura fondamentale per lo sviluppo.
Su queste impostazioni ragioniamo con e con la giunta e con Bianchi, con cui siamo
in perfetta sintonia. Nella conferenza stampa di ieri ho potuto sottolineare come il possibile incremento dell’Irpef non sia una scelta siciliana ma romana”.