“Sorprende la celerità con la quale il sindaco Zambuto ha imposto il divieto cautelativo di balneazione in ampi tratti del mare di San Leone senza che siano intervenute le prescritte analisi di laboratorio da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e quelle dell’Azienda Regionale Protezione Ambiente (Arpa).
La necessità di interdire preventivamente la balneazione rischia invece di creare un gravissimo danno economico e di immagine alla città di Agrigento ed alle connesse attività balneari, bloccando i flussi turistici destinati alla Città dei templi.
E’davvero ingeneroso consegnare ai media e all’opinione pubblica l’immagine deteriorata di una città che dovrebbe essere attrattiva sul piano turistico e culturale penalizzando i cittadini, ed ancora commercianti ed imprenditori, quest’ultimi privati delle opportunità di crescita a fronte degli investimenti realizzati, per una scelta che sembra adottata in assenza dei presupposti necessari.
Sarebbe ora che le Istituzioni competenti, a cominciare dal Comune di Agrigento e da Girgenti Acque, producano ogni sforzo necessario per dotare le zone delle fascia costiera di un sistema di depurazione all’avanguardia e di una rete fognaria adeguata, conseguendo finalmente i risultati concreti per cui sono chiamati alle loro rispettive responsabilità”.
Lo afferma l’On. Salvatore Iacolino (PPE), Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento Europeo.