Il Comune di Delia ha cominciato a pagare i suoi creditori, grazie alla prima trance dell’anticipazione ricevuta di € 804.645.75. Si tratta dei debiti maturati al 31 dicembre 2012.
La somma è servita a pagare imprese, enti pubblici e cittadini che vantavano crediti dal Comune a partire dal 2003.
L’elenco dei creditori che vantano crediti certi, liquidi ed esigibili, a quella data, è stato pubblicato sul sito Internet del Comune di Delia all’indirizzo www.comune http://www.comune.delia.cl.it, alla pagina Albo pretorio/Avvisi vari.
<< Questa prima trance di pagamenti abbassa notevolmente i debiti del nostro Comune e traccia la via per un’azione amministrativa di risanamento dell’ente – ha detto il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri. Abbiamo lavorato sodo. In meno di un mese dal mio insediamento, grazie alla caparbietà e all’impegno amministrativo e al lavoro assiduo degli uffici che hanno dato la massima collaborazione, siamo riusciti a prendere di petto la situazione e a cominciare a risolvere una serie di problemi accantonati da anni. Un ringraziamento va all’ufficio di ragioneria e all’esperto del Comune, Gianni Cigna, per il forte contributo dato durante le fasi dell’attività ricognitiva e di predisposizione degli atti>>.
Per quanto concerne gli altri debiti, non ancora liquidati, gli uffici stanno lavorando alla predisposizione degli elenchi, per dare corso ai relativi pagamenti non appena arriverà a saldo la seconda anticipazione prevista entro il 2014.
Per i pagamenti dei vari creditori verrà osservato il criterio dell’ordine cronologico così come previsto dalla legge.
<<Da parte nostra – ha detto ancora Gianfilippo Bancheri – siamo determinati ad andare avanti per risanare il Comune, mantenendo gli impegni presi. Una cosa però voglio precisare. Si tratta di debiti che ho trovato sul mio tavolo subito dopo il mio insediamento. E’ ovvio che non potevamo girarci dall’altra parte e fare finta di niente. C’era una emergenza che andava subito affrontata. Lo abbiamo fatto con i pochi strumenti a disposizione. Almeno questo i cittadini devono saperlo. Cercheremo comunque di non far ricadere il peso di queste procedure di risanamento sui cittadini e sulle famiglie, già provati dalla crisi economica generale>>.