“Ci associamo al ‘grido di allarme’ lanciato dalla Cgil di Agrigento e Sciacca sulla delicata situazione che attraversa Torre Macauda, che colpisce e mette in crisi l’indotto turistico del territorio ma soprattutto i tanti dipendenti della struttura. Dal canto nostro ci sarà tutta la sensibilità e l’impegno a capire come poter uscire da questa fase particolare, sperando di potere agire con uno strumento straordinario che consenta di superare questo brutto momento.
Accogliendo l’invito di Massimo Raso, Franco Zammuto e Francesco Castronovo, tenteremo di sbloccare la situazione che sta penalizzando i 55 dipendenti e l’indotto che fa capo a Torre Macauda. Sposando al massimo le richieste dei lavoratori, che auspicano di avere una risposta anche dal magistrato che si sta occupando della gestione della struttura alberghiera, siamo disponibili ad intraprendere ogni iniziativa congiunta che possa risolvere la situazione”.
Lo hanno affermato Antonino Moscatt e Giovanni Panepinto, rispettivamente deputato nazionale e regionale del Partito democratico, in risposta alla lettera pervenuta dalla Confederazione Generale Italiana del Lavoro.
Alle dichiarazioni di Moscatt e Panepinto fa eco il consigliere comunale Pd di Sciacca Cinzia Diliberto, che dichiara: “è inverosimile che la gara per la scelta di un gestore non abbia ancora prodotto l’effetto di far ripartire la gestione, una parte del comparto turistico della nostra città rischia di rimanere bloccata con gravi perdite alla nostra economia. Ma il mio pensiero va soprattutto alle famiglie dei lavoratori che stanno attraversando grandi difficoltà economiche. Farò parte di quel gruppo della politica che da subito si attiverà per risolverle”.