Ad Al-Bayda, nella provincia costiera siriana di Baniyas, il regime siriano ha commesso nella notte tra giovedì e venerdì scorso l’ennesimo massacro taciuto dai media occidentali. I morti sono almeno 1500.
L’esercito governativo, con il supporto delle milizie paramilitari del regime (i famigerati shabbiha) e dei mercenari di hezbollah, ha ucciso, usando armi da fuoco, coltelli, lastre di cemento, anche appiccando loro fuoco, centinaia di civili siriani, tra i quali tantissimi bambini e donne, nelle loro stesse case o in strada mentre erano intenti a scappare.
Un’autentica operazione di pulizia etnica contro la popolazione sunnita, portata a termine dai fedelissimi di Assad, tutti alawiti della zona costiera, e con il supporto, appunto, delle milizie terroristiche di Hezbollah.
La comunità internazionale continua a tacere sul terrorismo di stato del regime siriano. La complicità risulta ormai evidente. Le colpe non sono solo della Russia e dell’Iran che armano il regime criminale di Assad, ma anche e soprattutto dell’amministrazione americana che lascia carta bianca al regime siriano in modo che possa continuare indisturbato la sua opera di genocidio e distruzione.
La famosa linea rossa sul chimico pronunciata da Obama lo scorso Agosto e oltrepassata dalle forze di Assad diverse volte, con tutte le evidenze, rende chiaro quanto gli Usa siano complici del genocidio del popolo siriano. Oltre 100mila morti in due anni e la situazione di stallo militare, in cui nessuna delle due parti riesce a prevalere sull’altra, tornano comodo soltanto a chi ambisce alla distruzione totale della Siria e all’esodo di massa della popolazione, per poter poi prendere decisioni più facili sulle macerie del paese culla della civiltà mediterranea.
Di seguito alcuni video che testimoniano l’eccidio. Le immagini sono altamente sconsigliate ad un pubblico sensibile.
http://youtu.be/M7CtGObZPIQ
http://youtu.be/vsr-CPtkjuA
http://youtu.be/HIBiLlUWrws
http://youtu.be/m1f6bmF9Wc4