(ANSA) – BRUXELLES, 18 GEN – Il costo della corruzione in Ue raggiunge i 120 miliardi di euro l’anno, pari all’1% del Pil dell’Unione e sono 3.600 i gruppi criminali che operano in Europa secondo dati Europol (perlopiu’ inediti) resi noti oggi in una conferenza stampa dell’eurodeputato Salvatore Iacolino (Grande Sud), relatore della commissione speciale del Parlamento europeo sulla criminalita’ organizzata,corruzione e riciclaggio di denaro.
Nel presentare la relazione intermedia su una normativa volta al contrasto della criminalita’ nelle sue diverse forme, Iacolino ha spiegato che il valore del mercato del traffico di oppiacei ammonta a 12 miliardi l’anno, mentre a 11 miliardi quello relativo al traffico di sigarette. E’ invece di 100 miliardi di euro annuo il danno erariale per l’evasione dell’Iva e di 1,5 miliardi quello delle frodi per le carte di credito.Per l’elaborazione della relazione (che oggi viene presentata alla Commissione e propedeutica al documento finale che sara’ consegnata a giugno, prima di essere votata in commissione e a ottobre in plenaria) – ha spiegato Iacolino – sono stati auditi un centinaio di esperti di spicco nella lotta alla criminalita’ organizzata, tra questi anche il neoeletto presidente del Senato Piero Grasso.
Il lavoro svolto punta a ravvicinare le disposizioni legislative per l’elaborazione delle proposte per armonizzare legislazione vigente negli stati membri.
La relazione, oltre a prendere in considerazione le varie sfaccettature del crimine organizzato, guarda anche questioni che hanno a che fare con la responsabilita’ politica: dal voto di scambio all’incandidabilita’ per cinque anni di persone condannate in giudicato per reati di corruzione. Inoltre si dice a favore della previsione di codici etici per i partiti e del rafforzamento della trasparenza nei bilanci, oltre a proporre la riduzione del finanziamento pubblico.
Si toccano, tra gli altri, aspetti che riguardano la burocrazia. Perche’, spiega Iacolino ”un’amministrazione pubblica farraginosa ed elefantiaca offre terreno fertile alla corruzione”. E si punta inoltre ad un sistema bancario piu’ trasparente, che permetta la tracciabilita’ dei flussi finanziari e l’accertamento di fenomeni criminosi.
In agenda anche la lotta al crimine informatico, che nel mondo pesa per 388 miliardi di dollari l’anno. E nelle raccomandazioni finali si raccomanda che la futura procura europea abbia una struttura agile e snella, con funzioni di coordinamento e di impulso delle autorita’ nazionali al fine di garantire maggiore coerenza alle indagini. (ANSA)