Da sempre il risultato di una competizione politica è dipeso dalla comunicazione. Una volta erano i grandi oratori con i loro comizi che infiammavano le piazze riuscendo ad ottenere il risultato elettorale. Cambiano i tempi e cambiano costumi e strumenti.
Il primo a comprendere le potenzialità di una comunicazione di massa che andava ben oltre i comizi e i dibattiti in programmi quali erano le tribune politiche televisive, forse è stato Silvio Berlusconi, il quale, grazie alle sue reti, è riuscito non solo a conseguire i risultati elettorali ma anche a cambiare la cultura degli italiani.
Programmi trash che nel tempo hanno modificato cultura e valori di un popolo, ma che si sono rivelati un’arma vincente in materia di consensi politici. Un politico sulla cresta dell’onda per 20 anni, nonostante i tanti scandali e le promesse incredibili che, in quanto tali, non ha mai mantenuto.
In qualsiasi altro paese sarebbe diventato un’effimera vergogna nazionale, una meteora da dimenticare. Ma non in Italia. Grazie ad un piano di marketing ben studiato, gli scandali sessuali agli occhi degli italiani lo hanno reso simpatico, divertente. E così, mentre aumentava la tolleranza degli italiani verso scandali che a volte avevano proprio lo scopo di distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali, l’ex premier usciva quasi indenne dalle contese di carattere politico.
L’errore di Berlusconi? Non aver compreso in tempo utile le enormi potenzialità che oggi offre la rete.
Dopo Obama, il fenomeno politico le cui sorti sono dipese dall’utilizzo della rete si chiama Beppe Grillo.
Come accadde per Berlusconi quando la sua immagine entrò nelle case degli italiani grazie alla televisione, Grillo sfonda oggi gli schermi dei computer e ancora una volta gli italiani si dividono in autentiche tifoserie non più capaci di dare un giudizio critico o una valutazione di carattere politico.
Non v’è dubbio che il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo rappresenta una possibilità di cambiamento e che nella recente competizione elettorale ha rappresentato la risposta di un elettorato stanco dei partiti politici tradizionali che hanno ridotto il paese a livelli indegni anche del terzo mondo, ma è necessario adesso comprendere meglio il fenomeno Grillo e non lasciarsi irretire creando nuovi guru pronti a spiegarci un moderno vangelo.
Il rischio con la divisione dell’opinione pubblica in tifoserie da stadio, è quello di trovarsi dinanzi l’ennesima operazione di marketing ben congegnata.
Figura chiave del risultato di Grillo e del M5S, Gianroberto Casaleggio, socio-fondatore e presidente della Casaleggio Associati s.r.l., società informatica ed editoriale che si occupa di consulenze in materia di strategie di rete e cura il blog di Beppe Grillo, insieme al quale è cofondatore del Movimento.
Di lui Wikipedia riporta: “Casaleggio inizia la sua carriera lavorando presso l’Olivetti S.p.A., per poi ricoprire, verso la fine degli anni novanta, il ruolo di amministratore delegato della Webegg S.p.A., un «gruppo multidisciplinare per la consulenza delle aziende e della pubblica amministrazione in rete che ha come obiettivo il posizionamento delle aziende in rete».
Nel 2004 fonda la Casaleggio Associati s.r.l. e dal 2005 è curatore del blog di Beppe Grillo, per alcuni libri del quale è stato pure editore. Si è occupato anche del blog di Antonio Di Pietro (fino al 2010) e del sito dell’editore Chiarelettere. A partire dal 2006 la sua azienda svolge studi e ricerche sull’e-commerce in Italia, che presenta in un convegno tenuto ogni anno a Milano in primavera.
Presso la sede della sua società è presente la neonata web TV ufficiale del movimento, chiamata La Cosa.
Sul ruolo di Casaleggio nel MoVimento 5 Stelle sono state formulate diverse congetture, compreso leopinioni espresse da Giovanni Favia nel corso di un celebre fuorionda televisivo nel maggio del 2012. L’allora esponente del MoVimento sostenne che nel M5S “la democrazia non esiste. Casaleggio è spietato e vendicativo, controlla tutto”.”
Non è difficile effettuare una ricerca in rete sulla Casaleggio Associati, sui soci fondatori (a partire da Enrico Sassoon, amministratore delegato della American Chamber of Commerce in Italy), su partner come la ENAMICS, azienda informatica USA leader nel BTM e il THE BIVINGS GROUP, azienda leader nel social network, che si occupa dell’immagine delle aziende e nel cui portafogli clienti ci sono la Monsanto la Philip Morris, la Lorilland Tobacco, la BP AMOCO, industria petrolifera responsabile di disastri ambientali.
Le nazioni si governano con gli uomini non con i guru. Pur condividendo in linea di massima i principi sui quali si fonda il M5S, pur ammettendo la necessità di un paese di dare una svolta dopo decenni di malgoverno, non si può accettare in maniera acritica qualsiasi promessa da parte di novelli Messia, come ad esempio quella di un reddito di cittadinanza di 1000 euro al mese a giovani e disoccupati, senza chiedersi per quale ragione un operaio o una commessa (spesso sottopagati e molto al di sotto dei 1.000 euro) dovrebbero andare a lavorare. Ma se questi sono gli italiani e questa è l’Italia, ben vengano Guru e Messia d’ogni sorta. Ogni popolo ha il governo che merita…
Gjm
2 thoughts on “Politica e comunicazione”
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12 Settembre 2024
Per rendere più facile la ricerca vi proponiamo un articolo da leggere, i cui contenuti dovrebbero comunque essere oggetto di più attente verifiche:
http://www.stampalibera.com/?p=21750
Il non-statuto e il programma , per coerenza devono essere sempre rispettati.
Egregi “cittadini eletti”, nostri dipendenti, dovete costare solo 5.000 euro lordi.
Tutto il resto deve andare di nuovo al popolo.
Vi ho votato per questo. Oltre al divieto di alleanze di seguito vi dò un
PROMEMORIA:
ABOLIZIONE DEL FINANZIAMENTO AI GRUPPI PARLAMENTARI. Mi sembra che anche questi siano soldi pubblici e possano rientrare, come i rimborsi elettorali, nel fiume di soldi pubblici gestiti dai politici. Si potrebbero utilizzare queste somme, come in Sicilia, per finanziare il microcredito.
Niente DIARIA= 3.503,11 euro mensili;
Niente rimborso spese= 3690,00 euro mensili;
Niente Trasporto e viaggi= (io per raggiungere il posto di lavoro non ricevo rimborsi)
Niente spese telefoniche= 3098,74 euro annui
Assistenza sanitaria come NOI del popolo;
niente assegno di fine mandato;
niente assegno vitalizio;
E, INFINE, NIENTE PORTABORSE O COME LI CHAMATE VOI ASSISTENTI!!!!!!!!
Questo sentivo in campagna elettorale e per questo vi ho votato.