(Roma) – Nel febbraio 2012, la prima sezione del Tribunale Civile di Roma rigettava il reclamo presentato dalla CO.TRA.L, azienda del trasporto pubblico regionale del Lazio, avverso al provvedimento depositato il 17 ottobre 2011 dal Giudice Monocratico di Roma. Nonostante quanto stabilito dalla prima sezione del Tribunale Civile di Roma, ad oggi, nulla sarebbe cambiato relativamente la messa a norma dei mezzi di trasporto pubblico della CO.TRA.L sulla tratta Roma Anagnina – Genazzano; a confermarcelo l’avv. Alessandro Bardini il difensore del disabile protagonista, suo malgrado, di questo episodio di “discriminazione di trattamento” a causa di barriere che non rendono fruibili i mezzi di trasporto pubblico.
I fatti risalgono all’aprile 2011 quando il soggetto disabile al 100% non deambulante, che doveva recarsi a Genazzano (RM), contattò il numero verde dell’azienda CO.TRA.L per chiedere informazioni e, quindi concordare lo spostamento. In quell’occasione, in barba alle leggi vigenti in materia in tutela dei soggetti diversamente abili e contro le discriminazioni, venne risposto dall’operatore del numero verde che non erano disponibili per quella tratta mezzi idonei al trasporto di soggetti disabili non deambulanti.
Un comportamento, da parte dell’Azienda che gestisce il trasporto pubblico, discriminatorio nei confronti dei diversamente abili non deambulanti, tanto più che la stessa azienda non aveva provveduto in alcun modo a rendere accessibili i propri mezzi garantendo pari opportunità a tutti i propri passeggeri.
Il disabile per vedersi riconosciuti i propri diritti si è visto costretto a ricorrere alle vie legali, affinché verificata la presenza di discriminazione di trattamento a causa di barriere che non rendono fruibili i mezzi di trasporto pubblico della CO.TRA.L. ai disabili al 100% non deambulanti, sulla tratta Roma Anagnina – Genazzano venisse imposto all’azienda l’adeguamento dei propri mezzi all’accessibilità di tutti e senza discriminazioni di sorta.
Accertata la natura discriminatoria indiretta della condotta della CO.TRA.L, era stato ordinato alla stessa di mettere a disposizione degli utenti nella tratta Roma Anagnina-Genazzano, entro il termine di 60 gg., dei mezzi di trasporto accessibili alle persone con disabilità. Inoltre all’azienda era stato imposto il pagamento delle spese legali e il pagamento di 1000euro in favore della persona che l’aveva trascinata in giudizio. Giudizio al quale, è bene precisare, l’azienda in questione non si era neppure presentata.
Dopo il reclamo dell’Azienda il 17 febbraio 2012 è stato confermato il provvedimento di condanna che la stessa aveva impugnato.
La legge ha pienamente riconosciuto quella sacrosanta parità di trattamento che nella quotidianità trova parecchie difficoltà di applicazione anche quando imposta dalle competenti autorità. Per tutelare i diritti del proprio assistito, nonostante la sentenza emessa, l’avv. Alessandro Bardini, dopo il fallimento di una soluzione in via bonaria con la CO.TRA.L, si è visto costretto a far partire la scorsa settimana gli atti di esecuzione sia per quanto riguarda i pagamenti a favore del suo assistito che la messa a norma degli autobus su quella tratta.
Totò Castellana