“Il rilancio economico della Sicilia impone il pieno utilizzo di fondi strutturali resi disponibili dall’UE per investire in progetti di sviluppo territoriale. Ho incontrato a Strasburgo il Commissario Hahn e mi ha confermato che dei 6,5 miliardi che la Sicilia aveva a disposizione per la programmazione 2007-2013, soltanto il 50% ha formato oggetto di domanda di finanziamento. La modesta qualità delle domande stesse, tuttavia, ha permesso un tasso di assorbimento in pagamenti pari al 18,7% della dotazione totale.
Un risultato deludente che conferma la scarsa cultura progettuale dei Governi precedenti ed un inizio in sordina di quello attuale – che piuttosto che “brillare” in piena campagna elettorale per l’attivismo in materia di nomine dirigenziali e cercare a tutti i costi lo scontro frontale con Bruxelles – farebbe bene ad avviare un dialogo strutturato con la Commissione, nella figura del Commissario Hahn, che, al contrario di quanto detto in questi giorni, mi ha assicurato disponibilità a sostenere tutte le progettualità siciliane, purché elaborate con criteri e modalità appropriati”.
Lo afferma l’europarlamentare Salvatore Iacolino (Gruppo PPE a Bruxelles), candidato al Senato nella lista di Grande Sud, numero2 inSicilia.
“Confidiamo che la rimodulazione di 1,6 miliardi di euro – che sta avvenendo attraverso dei negoziati che coinvolgono la Regione e il Governo nazionale nel quadro del PAC (Piano d’Azione Coesione) – possa seguire un approccio equilibrato e produrre uno sviluppo armonico in più settori.
Vero è che la mobilità – e dunque il nodo dei trasporti e dei collegamenti – rappresenta una priorità, ma il Governo regionale non può trascurare le aree di intervento come lo sviluppo urbano sostenibile (riqualificazione centri storici), l’uso efficiente delle risorse, la valorizzazione delle identità culturali, delle risorse paesaggistiche e ambientali, l’attrattività turistica, nonché la competitività dei sistemi produttivi locali, concretamente finanziabili con il fondo FESR.
Anche per i grandi progetti infrastrutturali il ragionamento è analogo: solamente quattro grandi progetti hanno ricevuto l’approvazione al cofinanziamento e altri sono fermi da tempo a causa di documentazione insufficiente. Sul Porto di Augusta e l’Interporto di Termini Imerese stiamo cercando di rendere più agevole la procedura di approvazione. Su Augusta in particolare attendiamo per la fine del mese l’approvazione dell’ammissibilità delle spese del progetto”, conclude Iacolino.